FMI, la ripresa arriva grazie alle economie emergenti

Il Fondo Monetario Internazionale promuove le economie emergenti. A livello globale, secondo il Regional Economic Outlook dell’istituzione, il Pil dovrebbe crescere del 4,5 % (in rialzo di mezzo punto rispetto a stime precedenti) ma con una ripresa che resta guidata dalle economie emergenti (+7,5% nei primi sei mesi dell’anno) tanto asiatiche che latino americane.

Una crescita alimentata dalla forte domanda interna ma anche dall’afflusso di capitali dall’estero. In particolare in America Latina la crescita quest’anno dovrebbe superare il 7 per cento, mentre in Centro-America il tasso dovrebbe aggirarsi intorno al 3 per cento, anche per via dei maggiori legami con gli Stati Uniti.

Nel rapporto si sottolinea inoltre la resistenza delle economie locali alla crisi del debito sovrano europeo: così, nonostante i legami – anche sul fronte bancario – con gli istituti europei, le banche latinoamericane e caraibiche non sono state “contagiate”. 

 

Ma nell’analisi del Fondo emerge chiaramente anche un altro fattore chiave, ovvero il peso del Brasile sulle economie regionali. Secondo le stime dell’Fmi, ad esempio, a una eventuale crescita del 10 per cento del Pil brasiliano corrispondere un effetto sull’economia argentina pari al 3 per cento del Pil, e simili risultati sono ipotizzati nei rapporti con Paraguay e Uruguay.

Nel documento del Fondo Monetario, comunque, si evidenziano i rischi di una crescita troppo rapida e incontrollata: surriscaldamento dell’economia, inflazione e deficit della bilancia commerciale. In particolare, conclude il rapporto, bisognerà adottare politiche per evitare una crescita eccessiva del ricorso al credito ma anche bolle speculative

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