Giornata nera?

In Asia le chiusure sono state queste: in Giappone il Nikkei segna -1,39%, mentre ad Hong Kong, l’Hang Seng si ferma a -1,90%; ad ogni modo il vero tonfo lo fa registrare lo Shanghai Composite Index che perde 5,16 punti percentuali. La causa della caduta dei corsi azionari a Shanghai è la stretta monetaria necessaria per il contenimento dell’inflazione; La PboC (Banca del Popolo di Cina) ha chiesto ad alcune banche di alzare ancora i tassi sulle riserve minime obbligatorie dal 17,5% al 18%, dopo che un rialzo di altri 50 punti base era appena stato deciso in settimana.

Anche negli USA le cose non sono andate bene, le chiusure di ieri sono state le seguenti: Dow Jones -0,65%, SP500 -0,42%, Nasdaq -0,90%. Per quanto riguarda il vecchio continente le cose non vanno meglio, a Londra il FTSE100 segna -1,48%, in Germania il DAX perde 1,38 punti percentuali mentre a Parigi le cose sono ancora peggiori, si sta perdendo il -2,34%. A mettere pressione sulle quotazioni sono nuovi timori in merito al debito pubblico di Irlanda, Spagna e Portogallo. A Piazza Affari si stanno perdendo 1,5 punti percentuali, a penalizzare l’andamento, si aggiunge in questo caso, anche la crisi politica in atto, la quale trasmette incertezza ai mercati.

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