Milano va controcorrente

A far arretrare gli indici hanno contribuito oltre ai timori relativi al debito irlandese, anche alcuni dati macroeconomici statunitensi non positivi, come le vendite di prodotti finiti in ottobre. In Giappone il Nikkei chiude in moderato rialzo +0,15%, l’Hang Seng, come spesso accade, è in controtendenza quindi ha segno negativo e perde più di 2 punti percentuali, lo Shanghai Composite Index segue la stessa linea, segna -1,92%.

Le piazze continentali aprono all’insegna della stabilità, Il DAX perde lo 0,05%, il FTSE100, a Londra, lascia sul terreno 0,28 punti percentuali, mentre il CAC 40 fa registrare un -0,15%. A Piazza Affari il FTSEMIB è in controtendenza rispetto agli altri principali indici europei, in questo momento segna +0,32%; tra i principali ribassi si notano Mediolanum -0,66%, Finmeccanica -0,65% ed Italcementi -0,53%; per i rialzi abbiamo: Exor +2,58%, Tenaris +1,29%, Impregilo +1,21%. Per quanto riguarda i cambi, il dollaro continua ad apprezzarsi su un euro che mostra segni di debolezza il cross EUR/USD è adesso a quota 1,35. Passando alle commodity, oro e petrolio continuano a deprezzarsi, in questo momento sono scambiati rispettivamente a 1.331 dollari l’oncia ed 81 dollari al barile.

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