Sì della Grecia: buy the rumor, sell the news!

Il piano di austerità che prevede il risparmio di 28 miliardi di euro durante i prossimi 5 anni dalla Grecia è passato con 155 voti su 300 al parlamento, ed il risultato si è visto. Chi era davanti agli screen ha fatto in tempo ad assistere ad uno dei più classici “buy the rumor, sell the news” in quanto, la reazione dell’eurodollaro nel momento in cui si stava votando a favore del piano di austerity, è stata quella di andare a toccare 1.4325 in un paio di prezzi, per poi ritornare a rialzo prepotentemente, fino a raggiungere e superare la soglia di 1,45 dollari per un euro.

L’approvazione del piano di austerity, come sappiamo, è di vitale importanza per ricevere i 12 miliardi che impediranno al sistema del debito governativo di andare in default a metà luglio ed ora si attende soltanto l’approvazione delle procedure di implementazione del piano approvato, sempre da parte del parlamento greco e che dovrebbe arrivare entro sera, oltre che la riunione dei ministri finanziari dell’area euro che si incontreranno domenica 3 luglio per ufficializzare l’emanazione di questa tranche di aiuti. In quell’occasione si discuteranno anche dei piani di finanziamento per la Grecia, in quanto la situazione sembra essere arrivata ad una svolta, ma la gestione di questo fallimento pilotato sarà lunga e dovrà essere necessariamente rigida e controllata anche da organismi super partes.

Intanto ieri in Germania c’è stato un incontro tra la Merkel, il ministro delle finanze Schaeuble ed il numero uno di Deutsche Bank circa il discorso più volte affrontato negli ultimi mesi a livello di agenzie stampa specializzate del “too big to fail”, ovvero troppo grande per fallire e circa la finanza non regolamentata, il tutto in un incontro sulla regolamentazione finanziaria tedesca. Ackermann ha dichiarato che l’adozione di misure unilaterali da parte della Germania, danneggerebbero in maniera significativa la competitività dell’intero sistema bancario tedesco. Inoltre su di esso potrebbe pesare anche l’adozione di una tassa sulle transazioni finanziarie oltre alla partecipazione volontaria da parte del settore privato al salvataggio della Grecia.


EurUsd – grafico 4 ore

Un’ultima nota di servizio riguarda la Banca Centrale Europea, che in coordinamento con la Banca del Canada, la Banca d’Inghilterra e la Banca Nazionale Svizzera ha deciso di prolungare fino ad agosto 2012 l’accordo di swap in dollari con la Federal Reserve. Queste operazioni, che servono a rifinanziare in dollari il sistema bancario nel momento in cui si trova un’effettiva difficoltà nel riuscire a reperire valuta estera, continueranno ad avere la forma di pronti contro termine garantiti da titoli stanziabili, per ammontari illimitati a tasso fisso. Questo ci fa capire che andremo a vivere situazioni di non rilassatezza almeno ancora per un anno, ma questo, sfidiamo chiunque a dire che già non ce l’aspettavamo. Cosa accadrà dunque sul finire di settimana? Sarà importante studiare l’andamento dei mercati in questi giorni in quanto, la mancanza di dati macroeconomici importanti, soprattutto lato euro e lato dollaro (c’è qual cosina sul Canada), lascerà spazio ai movimenti di mercato che ci daranno l’idea di come ci si potrà muovere nelle settimane future. Lasciamo all’analisi tecnica il compito di chiarire alcuni livelli importanti.

Non possiamo che incominciare dall’interessante salita della moneta unica. L’inizio della settimana è coinciso perfettamente con l’inizio di una nuova tendenza favorevole all’euro tale, sino ad ora, da far apprezzare il cambio di più di 4 figure in quattro giorni. Dobbiamo prendere atto, adesso, di due conferme interessanti per comprendere dove possa giungere questo movimento: la prima che ha segnalato la rottura della tendenza ribassista, vista lunedì con il superamento di 1.4350; la seconda data dalla rottura netta dell’ultimo livello di resistenza indicata utilizzando le percentuali di ritracciamento di Fibonacci (1.4460, corrispondente al 61.8% del movimento in discesa compreso fra 1.47 e 1.4075). La tendenza in questo momento è quindi tutta favorevole ad un movimento in salita del cambio con un potenziale ritorno al livello di partenza 1.47.

Tutto ancora da rifare per quanto riguarda il cambio UsdJpy. La mancata rottura della resistenza indicata a 81.25 ha innescato un movimento sfavorevole al dollaro che si è visto, in breve, catapultato non solamente oltre il primo supporto di 81 figura, ma anche oltre 80.60. Stando quindi ai livelli che utilizziamo da giorni dovremmo ora attenderci un ritorno dei prezzi al successivo supporto chiave di 80 figura.

Il cable ha saputo approfittare della generalizzata debolezza del biglietto verde, per andare a recuperare livelli abbandonati la settimana passata. In questo caso la ripresa ha contribuito ad allontanare il cambio da quello che, sino a  ieri, abbiamo considerato come un baratro. Ricordiamo infatti che l’area prossima a 1.5940 è la più interessante area di congestione di lungo periodo vista da mesi in grado, qualora venisse rotta, di cambiare lo scenario per la sterlina. Per il momento però così non è dato anche il ritorno al di sopra di 1.61: per l’immediato futuro, con una spinta ulteriore, potremmo addirittura giungere sopra 1.6190, livello indicato dalla media mobile di lungo periodo, su grafico giornaliero, come livello di cambiamento del trend.

Buone conferme stanno giungendo dal cambio EurGbp, dato che abbiamo superato il precedente massimo relativo di 0.8975, aprendo così la strada al recupero sino a 0.9040, abbandonato il 5 maggio scorso e massimo relativo del cambio degli ultimi 14 mesi.

Vediamo il cambio GbpJpy, dove si è venuta a creare una tendenza molto precisa negli ultimi quattro giorni. Parliamo della ripresa da 128.20, compiuta grazie ad una trendline inferiore che per le prossime ore transita a 129.25. Attenzione ad un suo superamento a ribasso poiché confermerebbe una figura a bandiera su un grafico con candele a quattro ore con un potenziale successivo ritorno al minimo visto in apertura dei mercati domenica sera. 130, e poco più, invece è la resistenza osservabile grazie al massimo toccato ieri in mattinata e suggerita inoltre dalla media mobile di lungo su grafico con candele a 4 ore.

Passiamo al cambio AudUsd, dove notiamo un movimento in salita sovrapponibile a quello visto sulla moneta unica. Il fattore più interessante è certamente l’allontanamento dal livello di supporto chiave di lungo periodo (ricorderete, compreso fra 1.04 e 1.0310) e l’approssimarsi della resistenza che ha costretto ad un movimento laterale i prezzi da almeno un mese e mezzo, 1.0775.

Concludiamo con il franco, contro euro inizialmente, per vedere come il primo segnale di una potenziale svolta sia stato fornito. Abbiamo avuto infatti il superamento di 1.1960 ed una ripresa di un’ulteriore figura abbondante. Questo porta il cambio direttamente a ridosso dell’altro livello di conferma che stavamo aspettando da tempo: il ritorno al di sopra della media mobile esponenziale a 100 periodi su grafico con candele a 4 ore dopo due mesi esatti di tenuta perfetta. Il livello transita perfettamente a 1.2065, quindi non si tratterà di una lunga attesa.

Il cambio UsdChf è ancora molto vicino al minimo storico registrato due giornate fa, 0.8275. In questo caso ricordiamo ancora come ogni ingresso a favore di dollaro potrebbe essere prematuro prima di conferme oltre la rottura di  0.84 e, soprattutto, 0.8550.

Per chi volesse ulteriori approfondimenti, FXCM Italia vi aspetta alle ore 9 per il Morning Briefing in webinar, dedicato all’analisi live del mercato: http://forexforums.dailyfx.com/analisi-live/244106-analisi-live-del-mercato.html

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