Piazza Affari in profondo rosso, a picco Azimut e Mediolanum

Finanziari ancora bersgliati dalle vendite a piazza Affari, in una nuova giornata di contrattazioni cominciata all’insegna della tensione. Il Ftse Mib perde attualmente il 3,48% a 17.659 punti in attesa dell’Ecofin, la riunione dei ministri dell’Economia e delle Finanze degli Stati membri che si terrà oggi, con un faro acceso proprio sull’Italia.

A Roma, intanto, prosegue al Senato il percorso della manovra di stabilizzazione finanziaria. Mentre l’appuntamento cruciale è al Tesoro dove è in programma un’asta di BoT annuali per 6,75 miliardi di euro. Sul listino principale continua la caduta di Azimut e Mediolanum: il primo, che ieri ha perso l’8,21%, cede ora il 3,77% a 5,1 euro, mentre il titolo della società guidata da Ennio Doris viaggia su quota 2,68 euro (-5,5%) all’indomani del tonfo del 5,62% a euro.

Male anche le banche, con Intesa Sanpaolo (-5,31%) e Unicredit che è stata sospesa dalle negoziazioni per eccesso di ribasso. Ma oggi soffrono anche le altre borse europee, frenate dai timori sulla crisi del debito. il Dax di Francoforte cede il 2,27% a 7.067 punti, mentre l’indice Psi 20 di Lisbona lascia sul terreno il 2,15%. Parigi perde l’1,8%; Londra -1,51%; Bruxelles -1,63%; Madrid – 1,59%; Zurigo -1,51% e Amsterdam -1,50%.

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