Le azioni ombrello in caso di default Usa

Fonte: Mf-Dow Jones

Si vis pacem, para bellum. Tutti considerano molto remoto il caso di default statunitense, ovviamente. Ma nella malaugurata ipotesi avvenisse, c’è qualche investimento che mette al riparo o per lo meno riduce i rischi?  Gli analisti del Credit Suisse se lo sono chiesto e la loro risposta è stata: azioni di società che hanno un free cash flow, ovvero che producono cassa netta e hanno un basso grado di indebitamento.  In Usa quelle identificate con questo doppio parametro sono per lo più società farmaceutiche o di cura della salute, come Novartis, Sanofi Aventis, Reckitt Benckiser, Merck Kgaa, poi c’è la Telenor Asa, la Smith & Nephew, l’Immarstat e la Elisa Oyj. In Europa invece producono cassa e hanno pochi debiti Philip Morris, Pfizer, Merck & co, United health, Gilead Sciences, Wellpoint, Agilent technologies, Humana, Forst laboratories, Watson, Coventry health care, Sirona dental systems e Salix Pharmaceuticals.
C’è infine un piccolo nucleo di società che vanta credit default swap (ovvero il costo della polizza contro l’eventuale default della società) addirittura migliore del paese cui appartengono, grazie anche qui a uno stato patrimoniale robusto. Sono l’inglese Pearson (editore del Financial Times), la Compass group, la Centrica, la Siemens, la Basf, ancora la Sanofi e la Novartis.  In Usa vantano un rischio migliore di quello-Obama la American Electric, la Pfizer, la Kraft foods, la Phipil Morris, la Conoco Phillips e la Merck.

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