Titolo da monitorare UniCredit

L’andamento degli ultimi 12 mesi è stato fortemente negativo, risultando in una perdita superiore al 70%. La pesante perdita d’esercizio del 2011, prossima ai 10 miliardi, ma dovuta principalmente all’impairment di alcune attività, è stata solo parzialmente recuperata dal buon risultato di inizio 2012, poco più di 900 milioni.

Ma mentre la banca cerca una rapida ripresa, la congiuntura continua a peggiorare, spingendo conseguentemente al ribasso un settore ad essa fortemente legato, quale quello finanziario. Risultano pertanto possibili, nell’incertezza del contesto attuale, nuovi test all’area supportiva tra 2,2 e 2,3.

Continua, sul breve periodo, la fase di congestione in atto ormai da 2 mesi, sebbene la recente rottura dei 2,9 potesse far ipotizzare l’inizio di un nuovo rally. Sono stati infatti pressoché annullati, nel giro di pochi giorni, gli effetti positivi del Summit UE di fine giugno: dopo l’euforia iniziale, l’incertezza è tornata a dominare i mercati. Alla luce del contesto e dell’impostazione grafica del titolo, lo scenario più verosimile è legato ad una prosecuzione delle oscillazioni, a meno di una clamorosa quanto improbabile violazione della resistenza in area 3, che riporterebbe in auge l’ipotesi bullish.

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