Generali Assicurazioni è tra i pochi titoli finanziari di grosse dimensioni a non essere finito sotto la scure delle agenzie di rating. In particolare Moody’s ha confermato il giudizio di Aa3, ponendo l’accento sull’ampia diversificazione geografica e di prodotto del Gruppo. Le sfide da affrontare dal gruppo Generali per il Ceo riguardano differenti aspetti congiunturali, dal basso livello dei tassi di interesse, alla volatilità dei mercati finanziari, alla crescita stagnante dei mercati “maturi” dell’area Euro. Tutte problematiche che il Leone di Trieste è in grado di affrontare grazie alla possibilità di disporre di un ampio network distributivo dei prodotti, alla capacità di disporre di un portafoglio composto in larga maggioranza da prodotti attentamente selezionati per solidità patrimoniale. Tecnicamente le quotazioni di Generali hanno tenuto in maniera ottimale il supporto a 10,50 euro, con successivo superamento del pivot high formatosi a 12,70 euro. Un segnale particolarmente seguito dai traders, quello del doppio minimo, e da cui derivano indicazioni di prosecuzione della tendenza rialzista di breve termine, con proiezione all’area dei 14 euro. I segnali di forza relativa rivelano uno spiccato interesse degli investitori per il titolo nel corso dell’ultimo bimestre, con possibili interferenze riconducibili soltanto a fattori esogeni non preventivabili.