Commodity, è bolla? Provano a rispondere gli esperti di iShares

Bolla speculativa sulle commodity? E’ l’interrogativo che assilla molti investitori. Prova a dare una risposta, nel report “Prospettive di mercato iShares. Settembre 2011”, Russ Koesterich, globale chief investment strategist di iShares.

“Anche se i prezzi delle singole commodity possono essere estremamente volatili”, scrive Koesterich, “nel corso degli ultimi venticinque anni la volatilità dell’ampio indice delle commodity è stata in linea con quella dei mercati azionari sviluppati. Inoltre, su un orizzonte temporale di medio periodo, le commodity si stanno diversificando e, storicamente, hanno contribuito a migliorare il rapporto tra rischio e rendimento di un portafoglio. Mentre la mancanza di un dividendo o di un flusso di reddito rendono la valutazione delle commodity complessa”, continua, “troviamo scarse evidenze che sostengano che l’intero spettro delle commodity stiano attraversando una bolla speculativa”.

“Detto questo”, prosegue Koesterich, “il futuro andamento dei rendimenti da commodity sarà in gran parte determinato dal contesto macro. Nel lungo termine, materie prime e oro, in particolare, storicamente hanno beneficiato in un contesto caratterizzato da inflazione e dollaro debole. Inoltre, i rendimenti dei prodotti più ciclici come i metalli industriali sono influenzati dalla crescita economica”.
“Probabilmente”, conclude Koesterich, “il principale fattore che determinerà la performance delle commodity è probabilmente il livello dei tassi di interesse reali. Nella misura in cui i tassi a lungo termine rimangono bassi o negativi – anche in un quadro economico di crescita lenta – l’asset class commodity in generale, e in particolare per l’oro, potrebbe beneficiarne”.

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