Puntuale, dopo la conferenza stampa di Jean Claude Trichet arriva il commento dell’esperto di M&G.
Come ci aspettavamo, scrive stavolta Stefan Isaacs di M&G European Corporate Bond Fund, la Bce ha confermato il tasso di interesse all’1,50%. Tuttavia, l’annuncio è stato un evento secondario per il mercato. La vera notizia, sostiene Isaacs, sono i grandi cambiamenti avvenuti nella retorica della Banca centrale europea sul fronte delle previsioni di crescita e di inflazione.
Dopo gli eventi dell’estate, quando numerosi fattori esogeni hanno colpito ripetutamente la crescita dell’Eurozona e la fiducia di consumatori e aziende, la Bce ha giudicato fosse il caso rivedere al ribasso le previsioni di crescita. Di conseguenza, fa notare adesso Isaacs, si è allontanata dalla sua retorica da falco sull’inflazione e ha adottato un tono più equilibrato. I titoli di stato tedeschi hanno doppiamente beneficiato delle prospettive più basse di crescita e inflazione.
Francoforte, prosegue ancora Isaacs, ha ribadito la pressione sui governi per implementare riforme strutturali volte a fronteggiare i problemi fiscali. Il risultato, conclude, è la conferma della view che abbiamo da tempo. Ovvero: i tassi di interesse delle principali economie rimarranno bassi per più tempo di quanto non si aspetti il mercato.