Le scelte di Citi: in Borsa è cauta su Mediaset

Quanto il buon mercato è a buon mercato? Se lo chiedono, nel report intitolato “Italia: orgoglio e pregiudizio”, gli analisti di Citi. “Nel rapporto L’anno del cane?, lo scorso febbraio, abbiamo mantenuto una view ribassista sull’Italia, contro un consenso che invece era bullish. Sette mesi dopo, con le azioni italiane scese del 40% e gli investitori che ci chiedono se il Paese dovrà affrontare una carestia, riteniamo che i mercati forse sono andati troppo oltre. Nel breve la strada è accidentata, ma nel lungo termine la nostra visione è più positiva”.
 
“Gli anni di sottoperformance lasciano spazio a potenziali miglioramenti. Con un piccolo aiuto da parte della Bce”, proseguono gli analisti, “l’Italia potrebbe liberare – facendo finalmente le riforme rinviate per troppo tempo – risorse significative e potenzialmente offrire buoni ritorni a investitori coraggiosi su un orizzonte di dodici mesi”.

“Le nostre preferenze”, dichiarano gli esperti riferendosi all’azionario, “vanno ancora a Campari, Autogrill, Prysmian, Pirelli, Tod’s e Luxottica. Recentemente abbiamo migliorato il giudizio su Geox alla luce del posizionamento competitivo e della valutazione economica. Anche se le nostre preoccupazioni a lungo termine restano, pensiamo Lottomatica possa sovraperformare nel breve termine in scia alle operazioni in Italia e alla visibilità sulle stime di flusso di cassa per il 2012”. Sempre negativo, infine, il giudizio su Mediaset, Mondadori, Landi Renzo, Finmeccanica, Buzzi e Italcementi. “Riteniamo che Mediaset possa potenzialmente offrire un attraente upside se si implementa un piano di taglio dei costi di 350/400 milioni e se svanisce il rumore attorno a Berlusconi”.

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