BlueIndex, Mediolanum e Azimut in gran spolvero

Mentre si tengono nuove aste di titoli di Stato in Italia e Spagna e il differenziale tra i nostri titoli e quelli tedeschi si concede un sospiro di sollievo, prosegue il recupero dei listini su tutto il Vecchio Continente. Ancora una volta, a trainare la Borsa di Milano martedì 27 settembre sono i titoli del comparto bancario, con Intesa Sanpaolo, Bpm e Ubi Banca tra i più comprati.

 

Intesa Sanpaolo è uno dei 40 titoli quotati sui listini mondiali, appartenenti a banche e istituzioni finanziarie, inseriti nel BlueIndex. I dati dell’indice aggiornati al 27 settembre e riferiti al 26 del mese ci ricordano che la settimana è iniziata in grande spolvero: la banca guidata da Corrado Passera ha chiuso la seduta con un +8,31%. Pure per UniCredit un altro bilancio di tutto rispetto: +6,33%. A seguire Montepaschi Siena (+4,30%), Bpm (+3,70%) e Mediobanca (+2,78%). La Popolare di Milano e Piazzetta Cuccia sono alle prese con una fitta agenda di incontri per sciogliere i nodi legati all’aumento di capitale, è il caso di Bpm, e alle nomine, e questo vale per tutti e due gli istituti.

 

In forma anche il comparto del risparmio gestito. A due ore dalla chiusura, martedì il mercato sorride a tutti i tre titoli di Piazza Affari: Mediolanum, Azimut e Banca Generali. Quest’ultimo sale più di tutti, dal momento che – come segnala il BlueIndex – lunedì 26 settembre ha chiuso con un -3,30%. La migliore lunedì è stata Azimut, con un +6,07%. Nello stesso giorno, denaro anche su Mediolanum (+5,51%). Nei giorni scorsi, l’amministratore delegato e azionista Ennio Doris ha comprato 12mila titoli. L’investimento è stato di 29.269,5 euro, a un prezzo medio di circa 2,44 euro. Nelle fasi di debolezza di mercato, ricordano le agenzie di stampa, Doris è intervenuto acquistando i titoli della società. Ultimamente ha rivisto questa strategia per non togliere liquidità al titolo. Poi, le recenti operazioni.

 

Uno sguardo agli stranieri. Brillante, lunedì, la performance di Allianz (+10,15%). Axa, che ha appena finalizzato la cessione delle attività canadesi a Intact per 1,9 miliardi di euro in contanti, sempre lunedì ha archiviato la seduta con un +8,18%. Goldman Sachs, dal canto suo, potrebbe alzare da 1,2 miliardi a 1,45 miliardi di dollari il suo obiettivo di risparmi entro metà 2012. Tradotto: più tagli dei posti di lavoro, che potrebbero salire al 5% del totale rispetto al 3% previsto inizialmente, stipendi più bassi e cancellazione di alcune voci di bilancio, come i viaggi. La banca potrebbe annunciare le nuove misure, precisano fonti citate dal New York Times, con la presentazione dei conti del terzo trimestre, il 18 ottobre. Il titolo lunedì 26 ha comunque chiuso con un +4,16%. State Street, quotata a Wall Street, ci è andata vicina, incassando un +4,14%. A quattro mesi dalla fine dell’anno, secondo dati recenti, si contano globalmente 2.867 Etf emessi da 150 diversi provider e quotati su oltre 50 Borse. La maggior parte (67%) resta nelle mani di tre grandi società: la seconda, dopo iShares e prima di Vanguard, è State Street Global Advisor (272 milioni). Nuovi ingressi, intanto, in Janus Capital Group (+5,14% lunedì 26 settembre), che si prepara ad accogliere Sandra Oh come senior vice president del suo Us institutional group, in carica a tutti gli effetti dal 3 ottobre.

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