Risparmio gestito, Henderson: l’incertezza frena gli acquisti

Ci stiamo avvicinando alla resa dei conti?, si chiede in una nota Bill McQuaker, deputy head of equities di Henderson Global Investors. I mercati stanno scontando le maggiori probabilità di recessione, di pari passo con il deterioramento dei dati economici. Nel frattempo, la fiducia degli investitori rimane bassa, a causa della lentezza con cui l’Europa sta rispondendo alla crisi finanziaria. Nell’update, McQuaker sostiene che lo stato di agitazione dei mercati potrebbe rappresentare il motore in grado di spingere le autorità ad agire e gettare le basi della ripresa.

“Durante la settimana”, scrive, “i mercati finanziari hanno registrato alcuni avvenimenti che sono stati recepiti negativamente dai titoli e non solo. Ritengo che le questioni che preoccupano gli investitori siano sostanzialmente due: la prima è che, sul fronte economico, le probabilità di recessione sembrano più elevate, almeno per quanto riguarda l’Europa occidentale. I nuovi ordini e le attività in genere hanno subito una contrazione abbastanza considerevole – e i dati rilevati appaiono, sebbene marginalmente, coerenti con uno scenario di recessione. Alcuni avvenimenti significativi sono stati registrati anche altrove, in particolare in Asia, dove le valute continentali hanno subìto ulteriori notevoli cali”.

“A parte questo, il problema a cui prestare più attenzione è sicuramente quello che sta accadendo in Europa. Ritengo che, negli ultimi giorni, gli investitori non si siano sentiti affatto a loro agio di fronte all’assordante silenzio dei politici. Sono ancora tante le questioni da affrontare e al momento sembra che le istituzioni stiano procedendo con una lentezza imbarazzante, il che è negativo per i mercati finanziari”.

“Volendo parlare in prospettiva di dove ci porterà tutto questo, ritengo che il rischio di recessione possa essere comunque risolto. Di certo, se recessione sarà, potremo capirlo a breve: ci sono molti i dati in uscita nelle prossime settimane e se saranno negativi penso che si dovrà accettare l’idea di una recessione in occidente, con una sola domanda ancora priva di risposte: sarà una recessione dell’economia occidentale o una recessione globale?”

“Sul fronte politico, persistendo l’andamento negativo dei mercati, assistiamo di fatto a un azione volta a aumentare la pressione sui politici, spinti ad assumere decisioni che garantiscano la sicurezza del sistema finanziario – e, in ultimo, delle economie europee. Unendo questi due elementi (economico e politico), se nel prossimo periodo assisteremo ad una recessione o se comunque arriveremo alla resa dei conti per quanto riguarda la crisi finanziaria europea, ritengo che, inevitabilmente, i mercati finanziari non ritorneranno sereni nel breve periodo”.

“Tuttavia”, conclude l’esperto, “una volta passato il momento, sarà possibile gettare le basi per una solida ripresa dei prezzi. I mercati sono perfettamente consapevoli del rischio di recessione e hanno fatto molta strada per elaborare una valutazione. Ritengo, in proposito, che una risposta forte da parte della politica potrebbe anche contemplare la ricapitalizzazione del sistema bancario europeo. Si tratterebbe di un’iniezione di coraggio per i mercati finanziari e queste due iniziative, se combinate, potrebbero determinare una svolta assai significativa sui mercati. L’unico problema è che nessuno di questi momenti è ancora giunto e quindi persiste una notevole incertezza prima che si possa cogliere qualsiasi opportunità di svolta dei mercati”.

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