Titolo da monitorare Amplifon

La trimestrale presentata da Amplifon fornisce sicuramente elementi di orgoglio per il management e di soddisfazione per gli investitori. Numericamente i ricavi delle vendite e delle prestazioni al 30 settembre, ammontano a 588,9 milioni, con una crescita annualizzata del 18%. Un processo sviluppato sia organicamente che grazie al contributo di Nhc, con una marginalità in vistoso aumento, con l’Ebitda che registra un incremento del 48,5% e l’Ebit del 53%. Considerando un livello di indebitamento stabile rispetto al patrimonio ne risulta un’analisi positiva in termini di creazione del valore. Non possiamo essere altrettanto ottimisti tecnicamente, con le quotazioni che hanno testato di recente il livello più basso raggiunto dal gennaio del 2010: gli investitori non sembrano apprezzare quindi le potenzialità di crescita della società. Operativamente potremmo trovarci in un caso di ingiustificata sottovalutazione, aggravata da una “falsa rottura” del pivot low a 3,50 euro. Un’ipotesi di scenario che per essere “tradabile” necessità però di un consolidamento al di sopra dei 3,60 euro con ingresso alla violazione dei 3,75 euro.

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