Raggiunto accordo Ue: l’Euro ne beneficia

Raggiunto l’accordo dell’Unione Europea per quanto concerne la crisi dei debiti sovrani. Molto stringatamente le banche ed il mondo assicurativo hanno accettato di tagliare al 50% le pretese di rimborso sul debito greco e verranno rilasciati nuovi aiuti alla grecia, per una cifra pari a 130 miliardi di euro, oltre ad i 109 che sono stati stanziati lo scorso luglio. In questo modo, si andrà a ridurre di circa 100 miliardi il debito greco entro il 2020 e se essi riusciranno ad implementare velocemente le riforme, potrebbe avvenire un ritorno al mercato molto prima, secondo Papandreou.

Le misure che sono state prese sono tese chiaramente alla difesa della moneta unica e quello che è successo è la prova della volontà davvero forte di difendere l’esistenza e l’indipendenza della moneta unica europea, che però sta dimostrando, senza operazioni straordinarie, di essere in grave pericolo. Dal punto di vista della reazione dei mercati, le attività legate le rischio e le valute ad alto rendimento hanno compiuto un mini rally, mentre il dollaro ha perso terreno contro molte divise.

Se diamo uno sguardo al DJ-FXCM Dollar Index (USDOLLAR), notiamo come siano stati rotti i supporti in area 9.600, raggiungendo livelli che non si vedevano dalla prima decade di settembre e le potenzialità di rottura a ribasso, vista la vicinanza di euro, sterlina, yen ed australiano alle resistenze. Il dato più importante di oggi sarà il Pil americano relativo al terzo trimestre, atteso a 2.5% contro il precedente 1.3% e vi ricordiamo che sarà possibile seguire la price action del mercato in diretta con i nostri analisti, collegandovi al link che trovate a fondo articolo. Inoltre, oggi e domani sarà tenuto il Trading Online Expo in Borsa Italiana a Milano, se vi va, venite a trovarci!

Passiamo ora all’analisi tecnica.

Dando uno sguardo all’EurUsd notiamo come la moneta unica sia ancora in una situazione di forza nei confronti del dollaro, che ha perso terreno contro la maggior parte delle major come visto. Dopo una forte discesa che ha fatto arrivare la moneta unica a 1.38 dollari, abbiamo avuto un significativo rimbalzo di quasi due figure, a testimonianza del fatto che ogni notizia se non positiva, quantomeno non negativa sull’Europa possa essere supportava per l’eruo, che ora vede in 1.4015 il livello di resistenza, che se sfondato aprirebbe le porte verso 1.4250, mentre 1.3800 risulta essere un supporto molto importante.

Il UsdJpy si è momentaneamente allontanato dalla zona di pericolo, scambiando sopra 76.00 nel momento in cui scriviamo. Il pericolo di estensione a ribasso rimane alto, per cui attenzione ad aprire posizioni long strutturali. Le probabilità di rivedere i minimi ci sono e solo una rottura di 76.50 a rialzo li allontanerebbe, anche se di poco.

Per quanto riguarda l’EurJpy, ieri abbiamo assistito al raggiungimento della parter superiore del range compreso tra 105.00 e 106.50 ed ora sembra esserci la possibilità di vedere uno storno verso la parte mediana del range. Attenzione ai due livelli citati, in caso di rotture del mercato.
 
Per quanto riguarda la sterlina contro il dollaro, dopo la forte discesa fino a 1.5890 (avvenuta in concomitanza con quella di EurUsd, come sempre da un paio di settimane a questa parte) abbiamo assistito anche qui ad un recupero fino ad oltre 1.6000. Abbiamo raggiunto nuovamente 1.6040 che conferma la sua validità come resistenza principale per il cambio, che fino a quando si manterrà sopra 1.5900 rimane in impostazione rialzista.
 
Per quanto riguarda il UsdChf, ci troviamo a scambiare poco sotto lo 0.8800 e sembra si possa scendere a rivedere 0.8750. Attenzione che in caso di continuazione di gain delle divise ad alto rendimento, i rischi di ulteriori ribassi aumentano e aprono le strade verso 0.8650. Possibile che sui supporti di ieri (minimi intorno a 0.8730) il mercato si potrebbe fermare.

L’EurChf ieri ha dato prova di forza, soprattutto dopo le comunicazioni che ci sono arrivate dall’Europa, ed è salito fino a 1.2290 ed ora esiste la possibilità che arrivi a 1.2310, sulla parte alta del range che seguivamo prima della rottura a ribasso che ha portato fino a 1.2150. Questo è il termometro dello stato di fiducia sull’euro, ricordiamocelo.

Le forti vendite di dollari hanno fatto sì che il UsdCad arrivasse sotto la parità, andando a cancellare tutti i guadagni sulla decisione dei tassi di martedì. Ora 0.9900 è un obiettivo possibile se guardiamo un grafico a 4 ore, mentre l’AudUsdsi è riportato sulle resistenze a 1.0500 e sembra voler tentare una rottura per una figura di guadagno.

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