JW Partners, Italia caput (o kaputt) mundi

Il G-20 ha chiuso una settimana estremamente intensa producendo molto poco se non le solite vaghe dichiarazioni di ferma volontà nell’attuare tutto il necessario per la stabilità globale. E’ l’opinione degli analisti di JW Partners, che sottolineano tuttavia come non siano pochi gli aspetti che i recenti eventi hanno messo in evidenza.

“L’ipotesi che un Paese esca dall’area Euro non è più tabu ma la situazione nei Paesi in difficoltà (nostro compreso) non è ancora matura per accettare i costi e i sacrifici di un’uscita eventuale”, hanno osservato gli esperti. “Per l’Italia la soluzione preferita dal mercato  di un governo tecnico o di larghe intese potrebbe venire suggerita magari sospendendo gli acquisti di Btp da parte della Bce. Un aiuto esterno (Brics e Paesi emergenti) per il momento è da escludersi e con i dati macro europei in evidente peggioramento la recessione è una possibilità tuttaltro che trascurabile”.

“In Italia sia un’improbabile tenuta dell’attuale governo sia un ricorso ad immediate elezioni anticipate, una volta verificata l’impossibilità di produrre un’alternativa di governo, sarebbero pessime notizie per i mercati, che sperano invece in una soluzione “alla greca” con un governo tecnico in grado di portare avanti quelle riforme richieste dall’Europa”.

“Almeno nel breve periodo, la direzione del mercato finanziario mondiale sembra legata a doppio filo ai nostri destini politici. Nessuna grande sorpresa attesa dalle riunioni delle banche centrali di questa settimana. Sull’Eurodollaro aumentano le possibilità di rivedere i minimi toccati a inizio ottobre qualora si scendesse sotto $1,36”.

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