Posta del promotore: da Deutsche Bank a Mediolanum, critiche per tutti

A pensar male si fa peccato ma a volte ci si becca, dicono. Così tanto per non sbagliare i nostri lettori sono soliti punzecchiare gli annunci di nuovi prodotti o servizi non meno che evidenziare costi nascosti o trattamenti provvigionali sfavorevoli che (se si dovessero rivelare veri) risulterebbero quanto meno in contrasto con l’asserita volontà di servire al meglio la clientela in base alle esigenze di ciascun investitore. Dalle critiche, è bene precisarlo, non si salva nessuno, così solo in questi ultimi giorni qualche lettore ha fatto notare che la nuova polizza unit linked firmata Zurich per i clienti di Deutsche Bank in Italia sarebbe l’ennesimo esempio di “prodotti capestro”, ossia gestioni vestite da polizze “con costi a vantaggio solo di banche e assicurazioni” e non dei clienti.

Non passa l’esame dei lettori di BLUERATING (che in queste settimane possono optare anche per seguire le loro discussioni preferite direttamente su Facebook o Twitter, dove BLUERATING come pure SOLDI sta rafforzando la sua presenza) neppure la strategia di una “piccola” ma aggressiva rete come Apogeo Consulting, che di recente ha convinto un promotore e manager come Enrico Florentino ad aderire alla propria proposta, ma che non metterebbe in luce il fatto che la società penalizzerebbe “(abbassando le provvigioni) i suoi Pf che hanno un patrimonio oltre il 30% in prodotti di terzi”.

Costantemente sotto un fuoco incrociato di critiche è poi Banca Mediolanum, il cui conto deposito viene giudicato “carino” ma come tanti altri da più di un promotore e alla quale non si perdona mai di avere un basso management fee e, secondo la maggior parte dei lettori che commentano regolarmente sul nostro sito web, una struttura con troppi livelli intermedi, pronti a “spremere” i pf a proprio vantaggio. Insomma, non ce n’è davvero per nessuno, tanto che viene da chiedersi: ma se prodotti, organizzazioni o strategie delle varie mandanti italiane sono così poco attenti alle esigenze di clienti e promotori, che si sta aspettando a intervenire col lancio di nuovi prodotti o servizi o l’adozione di nuovi modelli organizzativi, così da far realmente concorrenza ai “big” del settore? La parola, come sempre, ai nostri lettori.

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