Cambio a sorpresa ai vertici del Fmi, Borges lascia

Cambio a sorpresa ai vertici del Dipartimento Europeo del Fondo Monetario Internazionale (Fmi). Antonio Borges ha annunciato il proprio addio con effetto immediato alla guida del Dipartimento per “motivi personali”. A sostituirlo sarà Reza Moghadam. Borges è stato al timone del Dipartimento un solo anno e si è occupato di dossier importanti quali la Grecia, a cui il Fmi ha accordato un prestito di 30 miliardi di dollari, e l’Irlanda, a cui sono stati concessi 22,5 miliardi di dollari mentre, in linea con le regole del Fmi, Borges che è di nazionalità portoghese, è stato esentato dal salvataggio del Portogallo.

Secondo indiscrezioni, Borges non era visto di buon occhio da tutti all’interno dell’istituto di Washington. Alcuni colleghi lo hanno criticato per la sua eccessiva franchezza in pubblico. Uno degli episodi salienti, ricorda l’agenzia di stampa Ansa,  è stato il 5 maggio scorso, quando Borges aveva paventato la possibilità di un intervento del Fmi sui mercati del debito. Il Fmi era stato costretto qualche ora dopo a ritrattare le sue affermazioni. “Non ne abbiamo discusso con gli Stati membri”, aveva evidenziato in una nota.

Reza Moghadam, funzionaria del Fmi dal 1992, ha giocato un ruolo chiave nei rapporti fra il Fmi e il G20 e nell’ideazione delle riforme interne al Fondo. La nomina di Moghadam dovrà essere confermata dal board del Fmi. A Moghadam spettano delle sfide non facili: dovrà creare un nuovo tipo di missione del Fmi, incaricato di monitorare le misure economiche promesse dall’Italia, dovrà gestire la crisi della Grecia affrontando la spaccatura interna al Fmi, con alcuni paesi favorevoli a un appoggio pieno ad Atene e altri contrari.

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