Forti divergenze sui mercati

Ormai stiamo assistendo a tipici movimenti da buy the rumor sell the news, cosa accaduta anche ieri sul mercato valutario dopo le salite di due giorni fa, che hanno preceduto la prima delle due aste straordinarie tenuta dalla BCE (la seconda sarà verso fine febbraio). Dopo la comunicazione che 523 banche europee hanno partecipato all’asta, richiedendo un ammontare totale di 489,191 miliardi di euro tramite un’operazione di pronti contro termine al tasso dell’1% a tre anni. Le maggiori stime del mercato si posizionavano tra 250 e 300 miliardi di richiesta ed un dato tanto superiore alle attese ha mostrato un effetto boomerang sui prezzi, che invece di proseguire la corsa hanno invertito in maniera netta sulla maggior parte degli asset a più alto rendimento, dandoci la dimostrazione che, ora come ora, qualsiasi rimbalzo verso l’alto, diventa un’occasione buona per entrare a mercato contro il rischio.

L’interpretazione che i prezzi hanno dato all’operazione di LTRO di ieri è chiara: il mercato è ancora preoccupato circa la crisi del credito ed una domanda così forte ha fatto capire che è sì vero che la BCE è pronta a fornire quantità illimitate di denaro al mondo bancario, cercando di risolvere ed alleviare tutte le tensioni che si sono create e che si stanno perpetuando sul mercato del credito, ma è altrettanto preoccupante il numero di banche che hanno partecipato a quest’asta, non chè la cifra richiesta, fattori che dimostrano una situazione di disagio per il mondo bancario che era sotto gli occhi soltanto dei tecnici e degli analisti più preparati fino ad ora e che è stata comunicata ieri al mondo intero tramite questa evidenza empirica. Quattordici le banche italiane che hanno partecipato, tra cui Intesa San Paolo con 12 miliardi di richiesta, seguita da MPS con 10 ed Unicredit con 7.5. Sul fronte delle commodities, abbiamo assistito a storni importanti anche sull’oro e sul petrolio, che però in seguito ai dati rilasciati in America sulle scorte, è riuscito a tenere botta rispetto al metallo giallo. Quest’ultimo, dopo aver rotto le resistenza in area 1.610 è riuscito ad accelerare andando a toccare perfettamente i punti di resistenza dati da massimi precedenti individuabili su un grafico orario, per poi correggere fino a tornare quasi a quota 1.600.

Questa correzione poteva essere suggerita sia dal fatto che sarebbero potuti intervenire dei livelli statici di resistenza, sia dalle forti correlazioni che continuano ad esistere tra il metallo, il valutario (valute ad alto rendimento che scendono insieme al petrolio) e l’azionario (dando uno sguardo ai livelli tecnici forex qui sotto, capiremo il perché). Per quanto riguarda il petrolio invece, dopo i dati che hanno mostrato le scorte durante il mese di dicembre in calo di circa 10.6 milioni di barili, è stato capace di mantenersi intorno a 99 dollari al barile, restituendoci un valore di supporto giornaliero intorno a 98.50 con ultimo livello a supporto di uno scenario rialzista verso il 100.00 a 97.00. Per quanto riguarda l’EurUsd, ieri abbiamo assistito ad una divergenza che in un intervista telefonica ho definito “spaziale”. Si è realizzata perfettamente dando un suggerimento di fine del movimento tramite l’oscillatore stocastico che è entrato in zona di ipervenduto e che si è girato a rialzo, seguendo il tentativo di recuparo e poi di consolidamento dei prezzi. Per la giornata odierna i livelli di supporto e resistenza da considerare passano per 1.0325 e 1.3085.

Il UsdJpy ieri, sulla salita generalizzata del dollaro americano a causa dell’avversione al rischio, si è riportato sui livelli che vengono ancora una volta confermati come resistenza. Parliamo dell’area che passa tra 78.10 e 78.20, dove le quotazioni si sono fermate e sembrano poter correggere verso i supporti di breve che passano per 78 figura. Una rottura a ribasso aprirebbe la strada verso 77.90, come vedete gli obiettivi sono davvero racchiusi all’interno di pochi punti. Per quanto concerne EurJpy, ci troviamo nei pressi delle resistenze di breve su un orario. Parliamo di 102.00 che se rotto potrebbe far vedere 102.25 in primis e poi 102.50. I supporti passano intorno a 101.75 e se rotti potrebbero portare a vedere i minimi di ieri.
 
Divergenza ribassista anche sul cable, dove abbiamo raggiunto 1.5650 sulla correzione, livello che funge ora da supporto statico per la giornata, mentre il cambio sembra orientato ad andare ad attaccare le resistenze in area 1.5700, che se rotte potrebbero portare a 1.5750. Divergenza rialzista su UsdChf, che ha raggiunto 0.9400, intervenuto perfettamente come livello di resistenza statico dato da massimi precedenti recenti, livello intorno al quale gli stocastici si sono girati a ribasso e sembrano ora suggerire un potenziale approfondimento del movimento ribassista cui stiamo assistendo anche questa mattina nel caso di rottura di 0.9335 con stocastici ancora in zona neutra. 0.9300 e 0.9250 i possibili supporti ultimi.

Bel movimento di reazione di EurChf, sulle parole della SNB tornata a ribadire il livello di vigilanza sul valore del franco svizzero nei confronti della moneta unica europea, che ha raggiunto 1.2250, per poi ripiegare e consolidare sopra 1.2200. Quest’ultimo rappresenta il supporto per la giornata (se rotto si punta a 1.2180/70, mentre le resistenze di breve, per difendere i massimi di ieri, passano per 1.2220. Bellissima divergenza ribassista anche sul dollaro australiano contro il greenback, che ha fatto tornare i prezzi intorno a 1.0050 ed ora ci troviamo all’attacco delle resistenze di oggi poste a 1.0150. In caso di rottura 1.0200 potrebbe essere l’obiettivo, mentre i supporti passano sui minimi di ieri. Terminiamo con il UsdCad, dove non si sono verificate divergenze, ma il cui movimento rialzista di correzione ci poteva essere suggerito dalle forti correlazioni con Eur, Gbp ed Aud, sempre contro dollaro (qui si sono verificate le divergenze) e che ci insegna, come in momenti di correlazioni importanti, possono essere sfruttati segnali generati da altri strumenti per un trading più consapevole. Qui, ci troviamo in una situazione speculare a quella di AudUsd, con l’attacco dei supporti in area 1.0250 (1.0200 l’estensione in caso di rottura. Resistenze di breve in area 1.0285 (1.0310 l’obiettivo in caso di rottura).

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