COMMISSIONI STABILI, BENE I COSTI AMMINISTRATIVI – Sostanzialmente stabili anche le commissioni nette, pari a 177,4 milioni (+0,2), grazie all’andamento delle commissioni legate alla raccolta gestita e ai prodotti di bancassurance, cresciute dell’11,6%, mentre quelle legate al business bancario tradizionale hanno registrato un calo. I costi operativi sono aumentati complessivamente dello 0,9% a 317,2%, complici anche oneri di sistema pari a 18,1 milioni (+20,4%) ma con costi amministrativi che calano dell’1,27% a 144,6 milioni e spese per il personale in calo a 194,1 milioni (-1,3%).
RETTIFICHE SU CREDITI IN AUMENTO – In crescita del 17% le rettifiche su crediti (pari a 133,6 milioni) e del 6,7% gli altri accantonamenti e poste straordinarie (14,7 milioni), che hanno contribuito a ridurre l’utile ante imposte a 25 milioni (-47,3%). In calo del 53% l’utile netto, che si riduce a 14,6 milioni. Conti decisamente non brillanti, anche se con qualche segnale positivo sia sul fronte della raccolta sia dei costi, che il mercato ha accolto con nuove prese di profitto, anche in attesa di capire se la chiacchierata crescita di Unipol nel capitale dell’istituto possa portare ad una cessione da parte della compagnia bolognese di Unipol Banca e di parte dei suoi Npl.