Ancona, un viavai di nomi noti

Parli delle Marche e pensi a una regione di modeste dimensioni, con poco più di 1,5 milioni di abitanti: sembrerebbe un territorio poco interessante per le principali reti di promozione finanziaria, anche perché a prima vista il Pil pro capite (pari a poco più di 26.600 euro a prezzi di mercato a fine 2009, contro i circa 25.500 euro della media italiana) non sembrerebbe giustificare un’attenzione particolare. Invece no: nelle Marche risiedono in tutto 1.680 promotori, secondo gli ultimi dati dell’Albo nazionale dei promotori finanziari italiani consultati da BLUERATING. Il dato è in calo frazionale rispetto allo scorso ottobre (28 professionisti in meno), ma andando a guardare il numero di promotori con mandato (967) si scopre che nel frattempo sono aumentati leggermente i pf iscritti all’albo ma senza mandato (713, ossia 22 unità più di quattro mesi or sono), mentre si è ridotto di 50 unità il numero di professionisti dotati di un mandato.

La crisi dunque colpisce anche le Marche, sia pure in modo meno vistoso che in altre regioni, ma le particolarità non finiscono qui: se si guarda alla classifica per singola società si notano infatti scostamenti molto modesti, concentrati però su un numero ristretto di sigle. Scompaiono ovviamente gli 11 uomini di Banca Sara (assorbita dal gruppo Intesa Sanpaolo che infatti registra una crescita di 13 codici per Intesa Sanpaolo e Intesa Private Banking oltre che di un promotore per Banca Fideuram), così come Groupama (in questo caso sono nove i promotori che hanno dovuto cambiare casacca), come già avevamo riscontrato in tutte le altre regioni dallo scorso n o v e m b r e . S c o m p a r e anche Julius Baer (che nelle Marche aveva un paio di uomini) così come Banca Aletti (3 promotori), mentre fanno la loro apparizione reti minori come Genesi Uln (un promotore in provincia di Ancona), Banca Etica (due pf, uno dei quali di Ancona) e Webank (gruppo Bpm, un promotore).

Per le altre reti la variazione più rilevante è quella di Simgenia, che perde 14 uomini e scende a quota 77 promotori in regione, 34 dei quali nel capoluogo di regione, dando così via libera a Banca Mediolanum (135 codici in tutte le Marche, solo due meno di ottobre) che sostanzialmente l’affianca al vertice della classifica delle reti presenti nella sola Ancona con 33 promotori residenti, subito davanti ai 31 professionisti di Banca Fideuram (stabile a 64 uomini in regione, appunto uno in più di ottobre). In tutto le prime 10 reti impiegano al momento 636 promotori, pari ai due terzi di tutti i promotori attivi nella regione e di questi 237 risultano risiedere in Ancona e provincia (circa un quarto del totale dei pf attivi nelle Marche). Il che significa che a fronte di un dato medio di 1,12 promotori ogni mille marchigiani, nel capoluogo regionale, dove operano in tutto 357 promotori, vi sono circa 3,4 promotori ogni mille residenti e i due terzi di questi appartengono a una delle prime dieci reti di promozione finanziaria presenti su piazza.

La “top ten” delle reti anconetane vede, alle spalle delle prime tre posizioni già ricordate, gli uomini di FinecoBank (26 professionisti ad Ancona su un totale di 86 in regione) superare di poco quelli di Azimut (22 più un collega di Apogeo Consulting su 38 codici in tutte le Marche) e di Finanza e Futuro (21 su 43). La classifica è chiusa da un gruppetto di quattro società sostanzialmente appaiate con Banca Generali a quota 19 promotori (che salgono a 47 in tutta la regione) che precede Ubi Banca, Credem e UniCredit tutti a quota 18 codici nel capoluogo (mentre in regione schierano rispettivamente 40, 30 e 30 uomini ciascuna). Alle spalle delle prime dieci si confermano sopra la decina di professionisti Intesa Sanpaolo (con Sanpaolo Invest e Intesa Private Banking che totalizzano 16 pf anconetani su 56 marchigiani), Allianz Bank (16 codici su 50), Banca Network Investimenti (12 uomini su 30), Monte dei Paschi e Banca dell’Adriatico (entrambe a quota 10 promotori, la prima con 24 promotori in tutte le Marche, la seconda, facente parte del gruppo Intesa Sanpaolo, con 22). Ancora meno consistente la presenza in città e provincia di Consultinvest (gruppo Banca Popolare Bari, 7 uomini su 10 in regione), Banca delle Marche (6 codici su 24) e Solidarietà e Finanza (6 codici su 16). Per gli altri (in tutta la regione sono presenti promotori di 50 diversi intermediari, 35 dei quali schierano almeno un promotore ad Ancona) restano poco più che le briciole, ad esclusione probabilmente di Banca della Provincia di Macerata, che a fronte di due soli promotori ad Ancona registra la presenza in regione di 20 professionisti, e di Barclays (che anche se non registra alcun promotore residente ad Ancona schiera 13 uomini in regione).

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