Posta del pf, onestà e trasparenza per il rilancio della professione

Non è mai con particolare piacere che riferiamo di radiazioni e sospensioni, che i promotori in questione siano uomini o donne (come in due recenti casi di cui BLUERATING si è occupato), promotori alla prima esperienza o consulenti navigati. In tutti i casi, alla doverosa tutela del risparmio da costoro “tradito” si aggiunge l’amarezza di constatare come alcuni professionisti (o presunti tali) ancora oggi preferiscano utilizzare metodi a dir poco “non ortodossi” pur di arrivare all’obiettivo di sbarcare il lunario o di arricchirsi illecitamente ai danni delle mandanti e dei loro stessi clienti.

Quando proprio la maggiore competenza, la stretta vigilanza, la piena trasparenza dei rapporti potrebbero e dovrebbero essere (e per fortuna in molti casi sono) l’elemento che qualifica la professione di promotore finanziario e la proposta commerciale (anche in termini di assistenza alla clientele nelle sue scelte d’investimento) da parte delle migliori società operanti in Italia. Un mercato, quello italiano, che sta registrando da tempo una costante erosione del numero di promotori attivi, a causa sia dell’intensificarsi della concorrenza tra i vari operatori sia dell’andamento erratico e in questi anni non certamente favorevole dei mercati.

Soprattutto, ci confermano varie fonti, al mercato italiano della promozione finanziaria sta venendo a mancare il necessario ricambio generazionale, con sempre minori ingressi e la ripartizione dei portafogli di chi lascia che quasi sempre va a beneficiare i grandi portafoglisti, per fidelizzarli maggiormente, piuttosto che i giovani da poco avviati a questa professione. Se poi, come notano alcuni nostri lettori, nei casi sanzionati dalla Consob si scoprono “rendiconti pieni di prodotti della mandante e taroccati a dovere” accanto a casi di autentica truffa e riciclaggio è chiaro che qualche campanello d’allarme dovrebbe scattare. Bene fanno dunque quelle organizzazioni che insistono a tenere seminari per professionisti per illustrare quali siano al giorno d’oggi i più diffusi illeciti finanziari e i casi di riciclaggio e bene farebbero promotori, mandanti e clienti a tenere gli occhi ben aperti. Altrimenti la professione rischia di non avere prospettive, stretta tra l’invecchiamento dei promotori in attività e una perdurante diffidenza dei clienti.

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