Bank of America, la caduta di ieri a Wall Street segna l’avvio di una correzione?

BANK OF AMERICA, SCATTA L’ALLARME – Scatta l’allarme per il titolo Bank of America a Wall Street: i timori circa la possibilità che l’amministrazione Trump non sia in grado di mantenere le promesse fatte in campagna elettorale circa una riduzione delle tasse per le imprese e nuovi investimenti in infrastrutture hanno fatto chiudere in calo del 6% il titolo del colosso bancario americano, ma il peggio potrebbe ancora venire.

QUOTAZIONI POSSONO CALARE ANCORA DEL 10%-20% – Secondo Seekingapha, poiché le valutazioni di Bank of America (che come tutti i titoli finanziari americani ha visto le proprie quotazioni salire decisamente dopo l’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca) restano “abbastanza elevate”, un’ulteriore correzione del 10%-20% dai livelli attuali non è da escludere. Anche perché, ricordano gli esperti del sito finanziario americano, se non bastassero i dubbi su Trump la Federal Reserve sembra avere ormai assunto un atteggiamento più “aggressivo” sui tassi e voler procedere ad altri due rialzi nel corso di quest’anno.

SE SVANISCE IL TRUMP RALLY MULTIPLI TROPPO ELEVATI – Il “Trump rally” (che ha interessato anche molti titoli del settore delle materie prime e delle costruzioni, tra cui l’italiana Buzzi Unicem, che infatti ieri ha perso oltre 6 punti risultando la peggiore blue chip della seduta, ndr) è dipeso solo dalla convinzione che il nuovo presidente potesse rapidamente mantenere le promesse fatte in campagna elettorale, contribuendo così a far salire gli utili delle aziende americane che a loro volta avrebbero potuto pagare maggiori dividendi o dare il via a nuovi programmi di buy-back. Il rischio che resti impelagato in uno scandalo dopo l’altro e debba dunque rinviare o rinunciare del tutto alle riforme e agli investimenti promessi rischia ora di rendere non più giustificabili le valutazioni raggiunte da molti titoli, a Wall Street e non solo.

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