Private banking: Barclays ci riprova

BARCLAYS PUNTA AL PRIVATE WEALTH MANAGEMENTBarclays ci riprova: secondo Reuters, che cita fonti a diretta conoscenza del piano, la banca inglese intenderebbe reclutare un centinaio di private banker per lanciare il secondo tentativo negli ultimi sette anni di rafforzare le proprie attività nel segmento della clientela più benestante. Le figure professionali ricercate sarebbero un mix tra relationship manager, cui spetterebbe di raccogliere nuovi capitali dai clienti, risk manager e figure amministrative, necessarie per le funzioni di supporto alle vendite.

100 ASSUNZIONI TRA EUROPA ED ASIA – Il nuovo tentativo avviene a tre anni di distanza da quando la banca rimise nel cassetto i sogni di espandere le proprie attività retail di wealth management, avendo fallito gli obiettivi di crescita che si era posta. Le assunzioni dovrebbero riguardare la divisione Barclays Private Bank & Overseas Services di Barclays International ed essere distribuite tra i suoi hub di private banking di Londra, Dublino, Ginevra, Monaco, a Jersey, Guernsey e sull’Isola di Man, ma anche a Dubai e in India, ha segnalato la fonte di Reuters.

PRODOTTI A PIU’ ELEVATA REDDITIVITA’ – Ad attrarre Barclays sembra essere la continua crescita di nuovi milionari soprattutto in economie emergenti come l’India e la Cina, cui offrire servizi di private wealth management. Per contro come già precedenti fallimenti hanno mostrato, non solo a Barclays, non è sempre facile riuscire a crescere in un settore che vede spesso regolamentazioni più stringenti di quelle del risparmio gestito retail e in cui la fidelizzazione dei clienti ai propri istituti è sovente elevata. Per questo stavolta Barclays dovrebbe adottare un nuovo approccio cercando di incrementare la redditività più che i patrimoni sotto gestione, grazie a migliori prodotti e una maggiore collaborazione con le attività bancarie internazionali del gruppo.

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