NFP preoccupante

La big news riguarda senza ombra di dubbio i Non Farm Payrolls, che hanno visto un netto calo dall’ultima rilevazione di febbraio. La variazione nel numero di buste paga per il settore non agricolo ha infatti mostrato una forte discesa, contro le aspettative degli analisti che si attestavano intorno alle 205 mila unità. I 120 mila posti di lavoro creati fanno sì che il trend del mercato del lavoro americano rimanga rialzista (il tasso di disoccupazione è risultato pari all’8.2% contro l’8.3% precedente), ma come ci ha anticipato la Federal Reserve, cominciano a vedersi i primi segni di rallentamento.

Se si continua così, crediamo che all’interno del board della Fed potrebbero esserci dei membri che rivedranno le proprie posizioni nei confronti del QE3. Per quanto concerne la settimana che stiamo per affrontare, non sono previsti dati macroeconomici molto importanti, ad eccezione della disoccupazione in Australia, dei dati cinesi e del CPI e dell’indice dell’Università del Michigan venerdì, quindi avremo modo di comprendere come il sentiment di mercato si vorrà assestare dopo i dati sull’occupazione a stelle e strisce.

Fin’ora abbiamo visto il dollaro americano venduto e le borse perdere terreno, oggi con il ritorno della liquidità europea dopo le vacanze pasquali, potremo valutare la reazione collettiva, che a nostro avviso, potrebbe essere pesante anche sui lidi europei. Occhi puntati ancora su EurChf in quanto un intervento da parte della SNB potrebbe arrivare da un momento all’altro.



EurUsd

La moneta unica ha compiuto un tentativo, tra domenica sera e ieri, di recupero nei confronti del dollaro. In effetti la tendenza è rallentata rispetto al calo mostrato per tutta la settimana passata ma per essere sicuri di un movimento maggiore rispetto ad una breve parentesi il livello di cui dobbiamo attendere la rottura è dato da 1.3170: è oramai chiaro che il doppio minimo di 1.3035 potrebbe aprire la strada alla volatilità giornaliera ribassista in grado di riportare i prezzi a 1.2975.

UsdJpy

La tendenza di fondo del cambio UsdJpy continua a risultare in calo. La trendline che insiste, infatti, dal doppio top di 84.15, continua a rimanere valida ed a suggerirci un livello di transito per oggi prossimo a 82.60. E’ davvero interessante l’area di supporto venutasi a creare a 81.25, tanto che da questa ci aspettiamo un’accelerazione al di sotto di 81, se dovesse essere rotta. 81.85 è un livello di resistenza per la giornata, coincidente con vari livelli raggiunti nel mese passato.

EurJpy
Un grafico con candele a 4 ore, su EurJpy, chiarisce come la tendenza di fondo sia ancora orientata verso il precedente livello di minimo di 105.75, da cui ieri ci hanno separato solamente poco più di 30 pip. Abbandoneremo l’idea di una price action negativa solamente se il cambio andrà ad oltrepassare la resistenza si 107.85, livello dove troviamo una grande opposizione e dove transita la media di lunghissimo periodo (200).

GbpUsd

Il cable è molto vicino ad una livello di vera svolta. Stiamo parlando (per l’ennesima volta) del livello di resistenza posto a 1.5920 e che, nelle passate settimane, ha avuto un ruolo davvero notevole. Un’apertura di giornata negativa per il dollaro avrebbe la capacità di far salire nuovamente la sterlina sino al livello obiettivo di 1.60.

UsdChf

Il cambio UsdChf potrebbe aver la capacità oggi di anticipare un movimento contrario al dollaro: qualora il supporto di 0.9150 non dovesse tenere è previsto un movimento a ribasso di altri 50 pip, andando alla ricerca di 0.91 figura.

AudUsd

I prezzi oggi si trovano molto più vicini alla parte alta del canale discendente di tutta la settimana passata. Il livello interessante si trova a passare a 1.04, per oggi, confermato ancora una volta dalla media a 100 periodi su grafico H4 e appunto dalla trendline discendete che ha origine dal doppio top di 1.0845. Intorno a 1.0250 è possibile trovare un’area di congestione, nonché supporto odierno.

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