Ancora rosso sui mercati

Il nostro commento mattutino sui mercati non può far altro che prendere atto della forte ondata di avversione al rischio che ha colpito i mercati durante questi giorni pasquali. I timori sul debito spagnolo sembrano aver mosso gli animi degli investitori, che ci danno conferma ancora una volta (ci spiace ripeterci, ma d’altra parte non possiamo inventarci nulla quando le situazioni sono così chiare e ricorrenti) di come si vada a prendere qualsiasi notizia o rumor come spunto per far partire movimenti di brevissimo periodo.

Se i rischi legati a posizionamenti strategici di medio sono ancora difficilmente stimabili, tanti investitori preferiscono affidarsi ad esposizioni di qualche ora o giorno. Ieri abbiamo visto dei movimenti particolari sull’oro, cerchiamo di comprendere cosa sta accadendo. Il metallo giallo è stato molto correlato al rischio e durante momenti di appetito per esso veniva comprato, di contro era venduto in momenti di panico. Ieri un piccolo movimento di de correlazione c’è stato e se osserviamo il grafico in pagina notiamo come esso sia salito (candele rosse e verdi) in concomitanza della discesa delle borse (candele rosse e blu). Siamo pronti a ripartire con lo status di bene rifugio per il metallo giallo? La nostra risposta è ancora negativa ed è spiegabile grazie a due osservazioni.

Di carattere tecnico. Se si traccia una trendline su un grafico giornaliero a partire dal 2008, vediamo come essa sia stata testata nelle scorse sedute e da lì, è partita una salita molto lenta ed ordinata che ha, per ora, allontanato i prezzi dalla zona di pericolo. La seconda invece, prende in considerazione il petrolio (linea azzura sovrapposta all’oro), dove vediamo chiaramente, come già successo qualche volta nell’ultimo paio di mesi, che è avvenuto un giro di posizioni da long petrolio a long oro, anche se ciò non è avvenuto in concomitanza di particolari livelli di resistenza di medio, ma solo di breve. Continuiamo a seguire il suo andamento, che per le prossime sedute potrebbe effettivamente tornare a ricorrelarsi con il rischio.



EurUsd

Questa volta il picco delle borse e l’aumento dell’avversione, possiamo dire che non abbia colpito più di tanto la moneta unica. Il cambio eurodollaro, infatti, è rimasto compreso all’interno della fascia di range individuata ieri mattina. È tuttora valido quindi il supporto di 1.3035 (oltre il quale attendiamo un ritorno al precedente minimo di 1.2975 ed una continuazione della tendenza negativa in atto), mentre si sposta poco più giù il livello di resistenza, passando da 1.3160 a 1.3145 (livello di transito della media a 200 periodi su grafico orario, coincidente con il massimo raggiunto ieri).

UsdJpy
Lo yen beneficia molto da questa situazione di rinnovata incertezza. In particolare il cambio UsdJpy ha potuto rompere il livello di supporto statico posto a 81.20 (che oggi è resistenza e livello pull back di conferma) andando all’attacco dell’obiettivo che si trova a 80.15 (questo è un livello fornito dal 50% del ritracciamento del movimento positivo compiuto dai prezzi fra inizio febbraio e metà marzo).

EurJpy
La forza dello yen ha permesso all’EurJpy di raggiungere il minimo di inizio marzo, 105.60, da cui era partito un bel movimento positivo. L’unica speranza per un ritorno dei prezzi in salita è che si vada a verificare un doppio minimo di lungo periodo, dato che in assenza di un rimbalzo si fa sempre più concreto un movimento di avvicinamento al livello di 102.50.

GbpUsd
1.5920 non è stato alla fine superato ieri. Questo ha condotto ad un calo ed a un ritorno, al pari della moneta unica, su livelli di lateralità noti. Il supporto si trova a 1.5805 (oltre cui però è possibile attendersi un’accelerazione a ribasso di 50 pip) e la resistenza sul noto 1.5920. Anche in questo caso la tendenza di fondo è ribassista.

UsdChf

La configurazione del cambio UsdChf degli ultimi giorni, pur non essendo precisa, sembra sempre più un movimento di rallentamento prima d una nuova esplosione rialzista (figura di continuazione del trend positivo iniziato ad aprile). Affinché avvenga questo dobbiamo attendere la rottura di 0.9210 mentre, sotto il supporto di 0.9150, le speranze saranno sopite da un nuovo rafforzamento del franco svizzero.

AudUsd
È ancora valido il canale discendete che stiamo osservando da giorni. Pur essendo, i due livelli estremi, molto lontani e fuori portata (si trovano a 1.0380 e 1.0120) pensiamo che nessuno spunto più di questi due possa portare ad un eventuale cambiamento o fornire uno spunto di trading affidabile.

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