Real estate, tempo di bilanci anche per Sorgente sgr

Altro che dodici mesi difficili. È stato un “anno di tenuta, con qualche piccola correzione tecnica, per la scuderia dei fondi targati Sorgente sgr”, si leggeva qualche giorno fa sulla nota dell’azienda guidata da Valter Mainetti. Nel 2011 il mercato immobiliare ha sofferto il riaccendersi della crisi, con il deterioramento dei debiti sovrani e la conseguente stretta del credito. “Pur in questa difficile congiuntura”, ha spiegato Sorgente sgr nel suo comunicato sul bilancio dell’intero anno, “il rendimento medio globale sul totale delle masse gestite si mantiene positivo per il 2011”, con un +3%.

Garantisce la società: “Le prospettive di crescita del valore degli asset, tutti di elevato pregio immobiliare, consentiranno nel periodo di durata residua – ancora lungo per l’intera gamma dei prodotti – di aumentare sensibilmente questo livello, a seguito del compimento delle attività di valorizzazione in corso”. Il totale delle masse in gestione, si apprendeva ancora dal comunicato, è di oltre 2 miliardi di euro e ha subito una perdita complessiva durante l’esercizio di poco meno del 2,5%. Una perdita legata ad abbattimenti tecnici delle stime peritali per l’introduzione del nuovo regime di tassazione degli immobili (che poi è l’Imu).

I portafogli, comunque, “si sono dimostrati molto resistenti al generale e pesante peggioramento delle condizioni di finanziamento che hanno colpito l’industria italiana del real estate nella seconda fase dello scorso esercizio”, ha aggiunto la società, “e ciò alla luce della struttura finanziaria dei fondi, che non ha richiesto esigenze di rifinanziamento”. La correzione ha riguardato soprattutto il fondo Caravaggio, da circa un anno fuori dalla Borsa dopo l’opa del fondo Donatello, anch’esso gestito da Sorgente sgr.

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