Saxo Bank: occhi puntati sulla decisione della Banca centrale del Canada

Oggi la Banca Centrale del Canada si riunisce alle 15:00 per decidere il tasso di interesse di riferimento che con alta probabilità rimarrà invariato all’1%. Ciò nonostante il governatore Mark Carney si è dimostrato più ottimista grazie a dei segni migliorativi sulla crescita. L’ultimo sondaggio canadese è risultato infatti positivo circa la continuità della ripresa poiché le aziende si attendono degli incrementi nelle vendite e stanno programmando nuovi investimenti. A marzo sono stati creati circa 82,300 posti di lavoro il tasso di disoccupazione è diminuito a 7,2%. Carney ha inoltre notato che l’inflazione è però ancora alta, ma le attese inflazionistiche fermamente ancorate. Di conseguenza, secondo Massimo Salezze di Saxo Bank, la BoC potrebbe aumentare le sue aspettative di crescita economica. Circa al costo del denaro, credo che la BoC non sia in urgenza di alzare il tasso nel breve periodo; nel medio periodo invece, sarà opportuno un innalzamento graduale del tasso in quanto il settore immobiliare privato mostra un indebitamento elevato.

L’escursione di ieri del cambio euro/dollaro che ha esplorato il territorio di 1,30 ha avuto una breve durata: ovviamente la crisi del debito europea è di nuovo alla luce. I Cds spagnoli a 5 anni stanno negoziando ad un record storico e per la prima volta sopra i 500 punti base e per molti 500 è la soglia c.d. “punto di non ritorno”. “Anche se ciò non significa che la fine dell’euro sia vicina”, continua l’esperto della banca danese, “crediamo che non vi siano ragioni per tornare ottimisti sulla moneta unica. Sul mercato valutario, la BCE sta creando il peggior scenario possibile: da una parte non comunica con precisione il livello di un possibile tetto di rendimento sullo spread dei debiti dei paesi periferici (di conseguenza la crisi del debito sta tornando ad essere al centro delle attenzioni); dall’altra parte molti partecipanti credono (me incluso) che la BCE sarà obbligata in ultima istanza (sotto pressioni dal mercato dei bond) ad offrire un’ulteriore offerta di ultra-long LTROs e/o rianimare il sistema SMP per risolvere il problema della stampa dei soldi. Mentre scrivo, si è conclusa l’asta in Spagna: il Tesoro spagnolo ha collocato titoli di Stato a 12 e 18 mesi per 3,18 miliardi di euro contro un target massimo di 3 miliardi. Il rapporto tra domanda e offerta (bid to cover ratio) è risultato in aumento su entrambe le scadenze rispetto all’asta svoltasi nel mese di marzo. In forte aumento i rendimenti richiesti pari al 2,62% per i titoli a 12 mesi e al 3,11% per i titoli a 18 mesi”.

Per quanto riguarda oltreoceano, dopo i dati pubblicati ieri con esito misto (delundente l’indice Empire State, mentre le vendite al dettaglio sono state incoraggianti), altri indicatori macroeconomici sono previsti nell’agenda di oggi sotto forma della produzione industriale. “In conformità con quanto detto dalla maggior parte dei “pessimisti” membri Fomc, si tratta di una figura importante da osservare. Il pensiero di fondo è quello di risolvere il problema della disoccupazione attraverso la crescita. Pertanto l’industria manifatturiera (che fornisce più del 10% degli occupati nel settore privato) è naturalmente importante. Osservando le dinamiche dei settori del mercato del lavoro negli Stati Uniti si nota come quello dell’educazione e quello sanitario hanno creato posti di lavoro anche durante la recessione poiché sono stati tra i settori più dinamici (grafico sotto). Il dato sulla produzione industriale è quindi importante per poter dare direzionalità al biglietto verde. EURCAD ha una resistenza a 1.3180 e supporto a 1.3075; mentre in USDCAD i venditori sono posizionati a 1.0040 e i compratori a 0.9926”.

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