Forex: Saxo Bank, euro/dollaro guarda Atene

Ecco la view sul mercato forex da parte di Saxo Bank:

Le negoziazioni per la formazione del governo in Grecia stanno per entrare in un nuovo (e forse ultimo) tentativo. Un governo di tecnocratici sembra essere l’ultima possibilità rimanente, ma la probabilità che essa si realizzi non è alta: sarà difficile formare un governo senza coinvolgere Zyriza, ma quest’ultimo si rifiuta poiché crede di vincere le elezioni. Un governo tecnocratico sarebbe la miglior scelta per il cambio EURUSD proprio perché rappresenta la visione dominante degli analisti. Esso porterebbe ad una rinegoziazione più razionale delle condizioni del pacchetto di salvataggio e quindi questo verrebbe interpretato dagli investitori come un successo. Al termine dell’incontro di ieri dei ministri delle finanze dell’eurogruppo è emerso infatti che l’Europa è pronta a rivedere le condizioni e sembra possibile raggiungere un compromesso.

Ma non solo la formazione di un governo attira interesse: oggi il governo deve decidere cosa fare con le obbligazioni che non erano state ristrutturate. Ciò non aiuterà probabilmente la ripresa dell’euro. Accanto alla situazione politica in Grecia, il calendario economico in eurozona potrebbe fornire degli spunti di trading sull’euro: alle 11 verrà pubblicato il PIL del primo trimestre. Si tratta di un dato che già di per sé è importante, ma oggi come oggi lo è ancora di più se pensiamo al dibattito “austerità o crescita”. Poi ci sarà lo Zew survey che è sempre difficile da interpretare ma che si pone anch’esso l’obiettivo di definire l’outlook economico.  Dal punto di vista tecnico credo che l’eurusd stia in un corridoio laterale 1.2750-1.2950 e quindi, siccome l’eurusd sembra essere oversold, una reazione di rimbalzo è da considerare: non mi interpretate male però, sul rimbalzo ci sono opportunità di vendita. Dove? 1.2880-90 è la prima resistenza con 1.2920-50 che rappresenta la zona ideale di vendita per poter inserire gli stop sopra a 1.3010.

USD
Il calendario dei dati americani è anch’esso abbastanza ricco. Il mercato si focalizzerà in particolare sulle vendite al dettaglio. Fino a che vi è avversione al rischio, al momento si parla meno di QE3 o non QE3: infatti la recente forza del dollaro (si veda il grafico sotto del dollar index) non è da imputare ad una diminuzione di aspettative sul QE3, ma proprio ad una situazione di risk off. Quando la crisi del debito dell’eurozona non è in agenda, il QE3 torna a guidare il biglietto verde sui cambi fino a quando la crisi europea non torna ad essere l’ordine del giorno e così via. Ricordiamoci il meccanismo: sembra che la crisi dell’eurozona non implichi automaticamente un deprezzamento dell’euro, ma la moneta unica cede terreno per l’avversione al rischio che di fatto implica indirettamente forza del dollaro. Per lungo tempo anche lo yen è stato attraente come paradiso sicuro, ma siccome si mantiene attorno alle perdite registrate a febbraio/marzo (pensando al usdjpy), esso può solo mantenersi debole nei confronti del dollaro e quindi USDJPY lievemente salire fino a che si mantiene sopra 79.35.

PLN
Il dato sull’inflazione di aprile verrà pubblicato oggi alle 14:00 (ora italiana). Le aspettative sul CPI (calcolato su base annuale) sono di 3.9% proprio come il mese di marzo. Per la banca centrale (NBP) un tale livello è da considerare ancora troppo alto, e ciò è confermato dal recente aumento del tasso. Inoltre la NBP ha lasciato aperto la possibilità di un ulteriore aumento del tasso, e quindi tutti i dati importanti che usciranno prima dell’incontro verranno analizzati dagli analisti come indicatori per stimare l’aumento possibile del costo del denaro: se il CPI uscirà sopra al consensus crescerà la speculazione di un aumento del tasso di interesse centrale e ciò porterebbe ad un apprezzamento dello zloty che avrà bisogno di mantenersi sotto il livello di 4.30 pln per unità di euro.

 

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