Il ministro non si è sottratto dal puntare il dito contro le agenzie di rating che, nella scorsa crisi, “sono state lenti nel capire quello che stava succedendo e quindi hanno favorito l’esplodere della crisi, in un certo senso, non avendola anticipata. Passera sottolinea poi, comunque, che “non ha senso prendersela con i misuratori dei problemi, anche se certamente non si può dire che abbiano sempre svolto bene il loro ruolo”.
Sull’Italia, poi, Passera ha fatto sapere che “il governo in questi mesi ha impostato tutta una serie di interventi orizzontali che riguardano innovazione, internazionalizzazione, costo dell’energia e credito. Ora vuole approfondire con i rappresentanti delle diverse filiere italiane le tematiche per vedere se ci possono essere interventi utili o meccanismi per sviluppare i vari settori”. Ma, allo studio del governo, non si vede alcun incentivo in arrivo per l’automobile. Il ministro dello sviluppo economico, insomma, smentisce qualsiasi progetto in questa direzione.
Domani è previsto un incontro tra Passera e i rappresentanti di Federauto. Infine, una considerazione sul decreto per lo scorporo di Snam da Eni. “È chiaro che ci siamo posti l’obiettivo di farlo in tempi molto brevi per togliere qualsiasi incertezza in capo alle due più grandi aziende italiane”, ha concluso.