Fsa, multa record e bando da Londra per un hedge fund manager italiano

Cartellino rosso della Financial Services Authority  per un finanziere italiano ritenuto responsabile di aver mentito agli investitori e nascosto perdite per oltre 390 milioni di dollari alla fine del 2008. L’autorità di vigilanza britannica ha emesso un provvedimento che vieta ad Alberto Micalizzi – il capo di un hedge fund con sede a Londra – di operare sui mercati finanziari sottoposti alla sua giurisdizione, e gli ha irrogato una multa di tre milioni di sterline, la più alta mai applicata a un individuo in un caso non legato al market abuse.

Micalizzi
, ex numero uno della Dynamic Decision Capital Management, è stato giudicato dalla Fsa non idoneo a svolgere alcun lavoro nei servizi finanziari della City per aver nascosto “perdite catastrofiche” nel 2008, per oltre 390 milioni di dollari, pari a circa l’85% del valore della società di gestione. Il finanziere, che è anche un ricercatore alla Bocconi, ha denunciato l’inchiesta della Fsa come mal guidata e parziale e ha accusato i regolatori di Borsa di aver ignorato documenti che “dimostrano come non sia stato fatto nulla di male”. Nell’agosto scorso, un’indagine sul fondo DD Growt Premium ha rivelato che il principale investimento, bond estremamente illiquidi per 500 milioni di dollari, è stato emesso da una società con sede di un parcheggio di roulotte nella periferia di Phoenix. La Fsa ha stabilito che il fondo non potrà più svolgere attività nei mercati regolamentati. Micalizzi è indagato dalla procura di Milano, in particolare dal pm Alfredo Robledo.

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