La Grecia resta nell’euro, vincono i partiti conservatori

I greci sgelgono di restare nell’euro. Le elezioni tenutesi nel weekend, guardate da tutto il mondo come un banco di prova della moneta unica, hanno mostrato una vittoria, sebbene di misura, dei conservatori pro-euro contro la sinistra radicale di Syriza, partito che sarebbe stato pronto, una volta al governo, ad annullare l’accordo per gli aiuti internazionali raggiunto in marzo.

Dopo la vittoria, il leader di Nuova Democrazia ha invocato il sostegno di altre forze politiche. “Non c’è tempo da perdere” ha detto Antonis Samaras. “Un governo di salvezza per il Paese deve portare crescita economica e garantire ai greci che il peggio è passato”. I Paesi europei tirano così un sospiro di sollievo, con la moneta unica che ha fatto un balzo in avanti dopo l’annuncio dei risultati toccando il massimo di un mese.

Soddisfazione è stata espressa in particolare dal presidente del Consiglio italiano, Mario Monti, che  ha anche auspicato un passo da parte dell’Unione europea verso i partiti usciti vincenti promettendo di mantenere gli impegni. Il viceministro dell’Economia tedesco ha detto stamane che la Germania si aspetta che il nuovo governo onori l’accordo di marzo.

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