Forex: moneta unica esce debole dall’eurogruppo

Ecco la view del mercato forex da parte di Saxo Bank

L’incontro dei ministri delle finanze non ha creato altro che una ripetizione del summit del 29 giugno: i capi di governo, invece, avevano dato loro il compito di implementare la maggior flessibilità sul meccanismo di salvataggio (Efsf e Esm). Sembrerebbe quindi che i ministri non vogliano realmente approcciare la materia, al momento. Una mancanza di chiarezza, a mio parere, non aiuta tuttavia i mercati e pertanto vi sono ragioni per mantenere la debolezza sull’euro: avrebbe senso informare i cittadini europei e i mercati finanziari.

Bisogna però ricordare che l’Eurogruppo ha fatto delle proposte concrete riguardo la Spagna: il paese riceverà 30mld di euro entro la fine del mese per ricapitalizzare le banche. Dovrà ridurre l’eccessivo deficit entro il 2014 ed è “autorizzata” a registrare un deficit pari a 6,3% del Pil per l’anno corrente. Questo esempio mostra come le condizioni di salvataggio siano diventate già inefficaci: il governo spagnolo aveva già alzato il target del deficit dal 4,3% al 5,3% senza riuscire a raggiungere secondo obiettivo e ora gli è concesso di raggiungere un livello deficit/Pil ancora più elevato. Ciò non può creare fiducia sulla missione del meccanismo del deficit: è difficile credere che lo scudo anti spread possa stabilire fiducia sui mercati. E, senza fiducia, la crisi dell’eurozona continuerà creando il deprezzamento della moneta unica sul mercato dei cambi. 

Gli altri risultati dell’incontro dell’Eurogruppo non hanno portato alcuna sorpresa: la Slovenia non riceverà alcun aiuto per il momento, mentre Cipro sì. Inoltre, l’Irlanda potrebbe convertire il programma di aiuti in una ricapitalizzazione bancaria simile a quella vista in Spagna. Tali notizie non hanno nessuna influenza sul mercato valutario in quanto si tratta di informazioni già attese.
I rendimenti sui governativi spagnoli ed italiani rimangono sui livelli massimi e sono destinati a rimanerci fino a che non è chiaro il modo di intervento dello scudo anti spread: il grafico sotto a sinistra mostra l’andamento del premio al rischio dei titoli decennali italiani e spagnoli contro il bund tedesco, in punti base.

E’ infine opportuno commentare il fatto che il mercato delle opzioni su valute sta ignorando tale rischio e anche gli sviluppi del tasso spot. Il risk reversal EURUSD sta ancora scambiando su livelli fiacchi. Ciò significa che per gli investitori di opzioni vi è solo una bassa probabilità che il cambio eurusd spot possa crollare. Chiaramente il mercato opzioni ha imparato la lezione: la crisi europea ha avuto finora solo un moderato effetto sulla moneta unica e ciò lascia aperta la questione per quanto tempo possa rimanere così. Considerato il fatto che l’assicurazione contro un default tedesco sta scambiando attorno a 100 punti base, considero tali bassi livelli di risk reversal un investimento molto rischioso.

Ieri l’eurusd ha registrato un nuovo minimo a 1,22227. Dal punto di vista tecnico l’euro rimane sotto pressione, ma sia il MACD che l’RSI rimangono con il segnale ribassista. I compratori sono posizioni in area 1,2193 e poi 1,2151, mentre i venditori si trovano in area 1,2337 ma più importante a 1,2407.

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