Notizie positive dall’Iran per Eni, che recupera in borsa

IRAN AVVIA GARA PER AZADEGAN – Donald Trump permettendo, l’Iran si appresta a riaprire il suo mercato alle major petrolifere mondiali e anche l’italiana Eni è della partita. Teheran pochi giorni fa ha invitato 29 gruppi petroliferi, tra cui il cane a sei zampe, a partecipare ad una nuova gara per ottenere le concessioni per uno dei più importanti giacimenti del paese, quello di Azadegan, con riserve stimate per 33,2 miliardi di barili.

ANCHE ENI TRA I GRUPPI IN GARA – A partecipare alla gara saranno le compagnie di quegli stessi paesi preselezionati per la prima gara svoltasi subito dopo la fine delle sanzioni, anche in quel caso organizzata dalla National Iranian Oil Company. Teheran vuole accorciare per quanto possibile i tempi per riportare la propria a 4,7-5 milioni di barili al giorno entro il prossimo decennio e ha già messo in palio 43 concessioni: 29 relative a giacimenti petroliferi e altre 14 a giacimenti di gas naturale.

ENI E TENARIS RIMBALZA, SAIPEM INCERTA – Eni a Piazza Affari stamane guadagna poco meno di un punto risalendo a 14,22 euro per azione con oltre 4,5 milioni di pezzi già passati di mano. Nell’ultima settimana il titolo ha tuttavia perso oltre il 5,5%, complice il continuo calo delle quotazioni petrolifere legate alla notizia dell’incremento della produzione libica e ai timori che il prolungamento per altri nove mesi  (fino a marzo 2018) degli accordi tra Opec e Russia per limitare la produzione non siano sufficienti a stabilizzare il mercato. In scia a Eni risale anche Tenaris (+1% a 13,59 euro per azione), mentre stenta ancora Saipem (-0,1% poco sotto i 3,61 euro per azione).

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