FonSai-Unipol, il taglio di Moody’s non ha attivato le clausole Mac

Il downgrade di Moody’s al debito sovrano italiano non ha fatto scattare le clausole Mac (Material adverse change) nell’ambito degli accordi tra FonSai e Unipol. Secondo fonti vicine al dossier, infatti, il recente taglio di due livelli da parte dell’agenzia di rating non ha fatto deragliare l’offerta dei diritti di opzione per la doppia ricapitalizzazione per un totale di 2,2 miliardi di euro (1,1 miliardi di euro ciascuno). Gli accordi sottoscritti per gli aumenti combinati delle due società sono stati firmati dopo che Moody’s ha declassato il debito sovrano dell’Italia di due tacche a Baa2. Venerdì scorso è stato stipulato il contratto con i membri del consorzio di garanzia. Le Material adverse change (Mac) sarebbero potute scattare in seguito al taglio del rating dell’Italia.

Tuttavia, la decisione di Moody’s, secondo una fonte, era già stata prevista dai sottoscrittori. “Fortunatamente è successo prima e quindi non ha influenzato l’operazione”. “Se si fosse verificata la settimana successiva, avrebbe innescato le clausole Mac”, ha aggiunto una seconda fonte. La prima fonte si è detta confortata dalla risposta “silenziosa” del mercato al downgrade, affermando che la reazione di Piazza Affari è stata quasi nulla. Nel frattempo Morgan Stanley non ha aderito al consorzio pur avendo offerto la sua disponibilità nel mese di febbraio. Il consorzio di garanzia è composto da da Barclays Bank, Crédit Suisse, Deutsche Bank, Mediobanca, Nomura, Ubs e UniCredit come joint global coordinator. I co-lead manager sono invece Banca Akros, Banca Aletti, Banca Carige e Centrobanca. L’aumento di capitale è propedeutico per la fusione a quattro tra FonSai, Premafin, Milano Assicurazioni e la compagnia assicurativa Unipol, che dovrebbe concludersi entro la fine di quest’anno. Ritardi sulla tabella di marcia normativa e le discusioni interne sulle offerte concorrenti hanno posticipato l’offerta per gli aumenti, previsti originariamente a maggio, quando si era aperta una finestra per il lancio prima delle vacanze estive.

Fissati i prezzi, l’inizio dell’offerta era stato programmato per il 9 luglio, ma il regolatore del mercato italiano, la Consob, ha avuto bisogno di più tempo per approvare i prospetti informativi. Giovedì scorso, il 12 luglio, l’istituto guidato da Giuseppe Vegas ha dato il via libera e l’offerta è potuta partire il 16 luglio e terminerà il 25 luglio. I diritti possono essere esercitati tra il 16 luglio e il primo agosto compresi. Il periodo di scambio dura solo otto giorni lavorativi, ma una terza fonte dice di non essere preoccupata, sostenendo che in realtà è “solo un po’ più corta”, rispetto ai soliti dieci giorni. La decisione, come ha dichiarato la seconda fonte, è stata presa per accelerare l’operazione al fine di evitare ulteriori ostacoli che potrebbero emergere. Anche se questo aumenta leggermente il rischio per le banche, ha aggiunto, il timing ridotto è considerato un pericolo minore rispetto al dilatare i tempi ulteriormente, mettendo così a repentaglio l’intera operazione.

Due settimane fa il custode giudiziale delle fiduciarie Heritage Trust e Security Trust Ever Green, azioniste di controllo nel capitale sociale di Premafin, aveva richiesto un’assemblea degli azionisti per riesaminare l’offerta Unipol alla luce della nuova proposta avanzata da Sator e Palladio. Una data non è stata ancora fissata per la riunione degli azionisti, che dovrebbe comunque tenersi entro 40 giorni dalla convocazione. Il rischio delle banche è stato in ogni caso ridotto in seguito alla decisione della società guidata da Carlo Cimbri di sottoscrivere le azioni di risparmio FonSai fino a un massimo di 181,8 milioni di euro. La seconda fonte ha spiegato che queste ultime sono meno liquide e quindi più difficili da piazzare. Infine, l’offerta dei diritti di opzione da 400 milioni di euro che Premafin si è impegnata a garantire deve avvenire entro tre giorni dal lancio dei rispettivi aumenti di capitale di FonSai e Unipol e, secondo la fonte, questo potrà accadere anche questa settimana

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