ALTRO CHE MANI IN MANO – I Paesi dell’euro, il fondo salva Stati e la Bce agiranno presto per salvare la moneta unica. Lo ha detto il presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Junker in un’intervista alla Sueddeutsche Zeitung. “Nei prossimi giorni stabiliremo le misure da prendere”, ha aggiunto il presidente, profilando la possibilità di un acquisto di titoli di Stato spagnoli da parte della Banca centrale europea. “Non ho dubbi che metteremo in atto le decisioni dell’ultimo summit”, ha sottolineato.
CRITICA ALLA GERMANIA – Sui media tedeschi il presidente dell’Eurogruppo Junker si è sfogato accusando la Germania di trattare l’Europa come una propria filiale. “Perché si permette il lusso di fare continuamente politica interna su questioni che riguardano l’Europa? Non si dovrebbe discutere l’ipotesi dell’esclusione della Grecia dall’eurozona”, ha sottolineato Junker, “solo per sostenere un argomento di politica interna da quattro soldi”.
UN SEGNALE CONGIUNTO – Intanto nel fine settimana è arrivato un nuovo segnale per i mercati in difesa della moneta unica: la telefonata tra il presidente del Consiglio italiano Mario Monti e il cancelliere tedesco Angela Merkel. Ne è emerso che Germania e Italia prenderanno “tutte le misure necessarie a proteggere l’eurozona”. I due leader “hanno anche reiterato la loro comune richiesta che venga data attuazione alle conclusioni del Consiglio europeo del 28 e 29 giugno senza alcun ritardo”.