Promotori, da oggi la Tobin tax peserà sui vostri investimenti

LUCE VERDE – Il via libera per la Tobin tax è arrivato oggi dalla Commissione europea, adottando la proposta del Consiglio Ue. Ai 10 Stati membri che hanno raggiunto la cooperazione rafforzata per l’istituzione di una tassa sulle transazioni finanziarie potranno introdurre l’imposta poichè tutte le condizioni necessarie al provvedimento sono state soddisfatte. Tra i Paesi aderenti a ottobre si sono aggiunti Italia, Spagna, Estonia, Slovacchia agli altri sette già in accordo – Francia, Germania, Belgio, Portogallo, Slovenia, Austria e Grecia.

I VANTAGGI – Secondo le autorità europee il vantaggio “immediati e tangibili” si tradurrebbero i un “miglior funzionamento del mercato unico europeo” e una maggiore stabilità. In molti però hanno avanzato seri dubbi sulla reale efficacia di una tassa prevista soltanti in alcuni Paesi. Ingenti capitali, infatti, dicono gli esperti, si sposteranno in mercati dove non è prevista alcuna tassazione, come la piazza di Londra, provocando un collasso nei mercati dove sarà introdotta la Tobin tax.

LE STIME DEL GOVERNO – Con la tassazione su azioni e derivati dello 0,05% – che secondo quanto previsto dall’attuale stesura del disegno di legge di stabilità dovrebbe entrare in vigore in Italia da gennaio 2013 – il governo stima un gettito annuo di più di un miliardo di euro. Gli scambi sui mercati finanziari però subirebbero un calo del 30% delle contrattazioni sul mercato azionario e dell’80% su quello dei derivati.

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