Consob, al presidente Vegas la Tobin tax non piace

I PUNTI CRITICI – La Tobin tax ancora sotto i riflettori. L’introduzione della tassa sulle transazioni finanziarie – che da poco ha ricevuto il via libera da parte della commissione Ue (vai qui per la notizia) – rischia di ingessare il mercato dei derivati rendendolo meno disponibile all’assunzione del rischio e rendendo più costose le operazioni di copertura. Lo ha detto il presidente della Consob, Giuseppe Vegas, nel corso di un’audizione alla commissione Finanze alla Camera.

LA POSIZIONE DELLA CONSOB – “L’iniziativa della commissione europea presenta alcuni profili di criticità”, ha detto Vegas. “Quanto agli obiettivi, l’applicazione dell’imposta alle operazioni in derivati, oltre a disincentivare l’assunzione di rischi troppo elevati, renderebbe più costoso anche il controllo del rischio, che nei mercati finanziari si realizza principalmente attraverso l’utilizzo dei derivati di copertura”.

COLPIRE LA SPECULAZIONE – Se la ragione principale della Tobin tax è la lotta alla speculazione, non è detto che concretamente l’obiettivo si realizzi. Secondo trader ed esperti del settore sentiti da BLUERATING (vai qui per la notizia) la tassa, se estesa anche ai derivati, potrebbe avere effetti dannosi per la liquidità del mercato italiano (e in generale europeo) e scatenare la fuga di capitali verso mercati non tassati, come per esempio la piazza di Londra.

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