Sobrietà anche tra le mura della Consob

TAGLI ALLE SPESE – La spending review non esclude proprio nessuno. Tagli alle spese e austerity colpiranno nel 2013 anche la Consob, la Commissione di controllo e vigilanza dei mercati. L’autorità di controllo ha infatti tagliato le spese del 3,4% a 121,07 milioni (nel 2012 c’è stato un -8% rispetto al 2011). È quanto si apprende dopo che l’istituto guidato da Giuseppe Vegas ha approvato il bilancio di previsione e il regime contributivo per l’esercizio 2013. 

CONTENIMENTO COSTI – L’abbattimento delle spese del 3,4% è possibile grazie a un ulteriore contenimento degli oneri per la Commissione e per il personale (blocco degli incrementi retributivi e riduzioni delle spese variabili, quali missioni e straordinari) e grazie alla contrazione delle spese per beni e servizi.

MENO CONTRIBUTI – Grazie ad un alleggerimento della spese la Consob potrà di conseguenza ridurre il contributo dovuto dai soggetti vigilati, rimasti l’unica fonte di finanziamento. La novità invece, consiste nell’ampliamento del numero dei soggetti tenuti all’obbligo di contribuzione, che ora comprende anche gli intermediari esteri con succursale in Italia; modifiche infine nel criterio di tariffazione: viene introdotto un sistema proporzionale e progressivo che tiene conto delle dimensioni e dell’operatività dei soggetti interessati.

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