Un Monte di misteri
LEGGENDE SENESI – Le leggende senesi dicono che le notizie potrebbero essere arrivate al giornale molto vicino alla magistratura direttamente dalla banca. E c’è chi arriva persino a ipotizzare il presidente Alessandro Profumo come la “manina” che ha passato il malloppo ai giornalisti. Altri indicano Rizzo, il supertestimone di Dresdner Bank che è stato proprio tra i collaboratori de Il Fatto Quotidiano. Ma perché, visto che tutti – Consob, Banca d’Italia, persino la magistratura – erano stati informati ormai da qualche anno, il caso scoppia solo in piena campagna elettorale? Giustizia a orologeria, come direbbe qualcuno, o lotta di potere tra poteri che ha visto proprio nel periodo elettorale un momento di debolezza del sistema ideale per sferrare l’attacco? E il ruolo della banca vaticana e dei suoi banchieri? Si racconta che il presidente del Santander, Botin, andò fino a casa del presidente Mussari per trattare, di fatto senza condizioni, la cessione di Antonveneta a Mps. Si racconta anche che l’acquisto di Antonveneta ebbe degli sponsor superiori, si vocifera di società segrete, di un patto finanziar-esoterico, tra “le supreme rote”. Insomma, un Monte di misteri che difficilmente verrà chiarito fino in fondo.
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