Il nuovo possibile governo di Bersani? A Moody’s non piace

L’IMPATTO DELLA POLITICA – L’agenzia di rating Moody’s guarda con attenzione alle implicazioni che il tentativo di Pier Luigi Bersani di formare un governo avrà sul profilo di credito dell’Italia. Oggi “abbiamo un outlook negativo sul rating Baa2 del Paese”, ha spiegato all’agenzia di stampa Reuters Dietmar Hornung, analista responsabile per l’Italia dell’agenzia americana. “Nel breve termine guardiamo al tentativo di Bersani di formare un governo e alle implicazioni sul profilo di credito”. Anche la situazione di Cipro è negativa per i rating sovrani della zona euro, ha aggiunto Hornung, “e l’Italia non fa eccezione”.

LA SITUAZIONE ECONOMICA –
Il giudizio di Moody’s sull’Italia – che attualmente si trova a due gradini dal livello ‘junk’ – sarà inoltre condizionato dall’andamento dell’economia quest’anno e il prossimo. Pochi giorni fa il ministero dell’Economia ha portato a -1,3% da -0,2% la stima sul Pil nel 2013 e a +1,3% da +1,1% la stima del 2014.

LE ASPETTATIVE DI CRESCITA
– “Da un prospettiva di fondo, la traiettoria del merito di credito dell’Italia sarà fino a un certo punto una funzione dell’evoluzione della crescita nella parte rimanente di quest’anno e del prossimo”, ha spiegato Hornung, ricordando che il mercato si aspetta una stabilizzazione del Pil nella seconda parte del 2013 e una modesta crescita nel 2014.  “Se questa aspettativa non dovesse essere confermata, e chiaramente l’attuale situazione a livello di zona euro e di Italia sta fornendo venti contrari, questo potrebbe avere un impatto attraverso diversi canali sul merito di credito dell’Italia”.

IL SISTEMA BANCARIO
– Quanto al sistema bancario italiano, “l’outlook di Moody’s è negativo a causa del ristretto accesso al funding di mercato, che si aggiunge al prolungato deterioramento della qualità degli asset e della profittabilità, che sono tutte fonti di preoccupazione”, ha concluso Hornung.

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