La perfida Albione, il tailleur della Merkel

DAVID CAMERON DICE ADDIO ALL’EUROPA?– Se davvero la perfida Albione dirà bye-bye alla vecchia e grinzosa Europa, chi ci guadagnerà? O meglio chi ci perderà di meno? David Cameron, il primo ministro conservatore inglese, più che erede, nipotino della Thatcher, ha paura di essere invaso di nuovo dai sassoni, mille anni dopo. Non si sente Re Artù, ma sta cercando di riunire tutti le tribù degli angli sotto le sue insegne. Ha detto che se i suoi sudditi non vogliono più stare in Europa, possono dirlo in un modo solo: rivotandolo alle prossime politiche del 2014 e lui promette che indirà un referendum per l’anno dopo.

UNA RIVALITA’ CHE NASCE DALLA STORIA – La sensazione è che più del tailleur fucsia della Merkel, gli inglesi temano la loro potenza nelle esportazioni. Anche se, bisogna dirlo, tra i due leader, non corre buon sangue a prescindere, come diceva Totò. C’è una rivalità che nasce dalla storia e un’insofferenza che invece arriva dal passato prossimo. I rapporti Cameron-Merkel somigliano un po’ a quelli tra il primo ministro Winston Churchill e la deputata del partito laburista, Nancy Astor. Tra i due non correva buona sangue e la Astor un bel giorno comunicò a Winston che se fosse stata sua moglie gli avrebbe messo il veleno nel the. Churchill non si scompose e con il suo humor anglopre- andreottiano le rispose che se lui fosse stato suo marito, quel the avvelenato lo avrebbe bevuto volentieri.

L’EUROPA NON VUOL PERDERE GLI INGLESI – Ora il problema di Cameron è di uscire dall’Europa per contare di più e anche per svincolarsi da troppe regole come quella bislacca della Tobin tax sulle transazioni finanziarie. Per la Gran Bretagna, il prodotto della City vale oltre il 10% del pil. Figuriamoci se gli inglesi hanno voglia di vederselo tassato, per di più da tedeschi e francesi. L’Europa però, non vuol perdere gli inglesi. Si indebolirebbe troppo e perderebbe un bel po’ di quella caratura internazionale che la fa tirare a lustro. E quando ci sarà da andare a trattare con Obama, senza il governo di Sua Maestà al fianco, anche il tailleurino della Merkel non sarà più fucsia ma rosa pallido.

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