MAGIORI UTILI TRA IL 2% E IL 4% – Se nel 2016 Bpvi-Veneto Banca hanno registrato una perdita a livello operativo pari a 950 milioni di euro complessivi, una volta ripulite le attività conferite potrebbero fornire un contributo pre-sinergie di 205 punti base agli utili 2019, ancora distanti dai livelli di Intesa Sanpaolo (250 punti base sugli utili 2016). In termini di utili netti il contributo positivo potrebbe essere tra il 2% e il 4% nel 2018-2019.
PER I CONTRIBUENTI NON SARA’ UN AFFARE – Intesa Sanpaolo, aggiungono gli esperti di Credit Suisse, era in una posizione di forza per poter negoziare tutte le altre condizioni in base alle quali si è chiuso l’accordo. Per i contribuenti italiani ci sarebbe una perdita potenziale di 4,8 miliardi; mentre il governo spera nel recupero degli asset conferiti alla bad bank, la conversione del decreto in Parlamento potrebbe essere problematica, mentre il fondo “salva banche” da 20 miliardi rischia di esaurire con questa operazione tutte le sue munizioni.