Aumenti in vista anche per Bpm e Carige

OLTRE 4 MILIARDI DI AUMENTO IN TRE – L’altalena vissuta dal titolo Mps in borsa, a seguito dell’attesa per l’annuncio, giunto nel primo pomeriggio, relativo all’aumento di capitale (da 3 miliardi, contro una capitalizzazione attuale inferiore ai 2,5 miliardi) che il Cda dell’istituto senese chiede ai soci di approvare nell’assemblea straordinaria fissata per fine dicembre condiziona oggi l’andamento di numerosi titoli del comparto bancario. In una situazione per certi versi analoga a Mps si trovano ad esempio Banca Carige e Bpm, entrambe alle prese con un aumento di capitale di cui si parla da tempo senza che l’operazione sia ancora stata definita. Se Bpm (-2,2% in borsa con una capitalizzazione di poco inferiore agli 1,5 miliardi) ha già definito l’importo (500 milioni di euro) mentre restano incerti i tempi (anche se si ipotizza il primo trimestre 2014), l’istituto ligure, oggi in calo di oltre il 3,7% in borsa (con una capitalizzazione che oscilla sugli 1,15 miliardi di euro), ha deliberato di rafforzare il patrimonio per 800 milioni di euro in parte con cessione di asset “non core” e per la parte residua con un aumento di capitale il relazione al quale il Cda ha già ricevuto una delega da esercitare entro il 31 marzo 2014. Non ancora definiti tempi e modalità dell’operazione, ma la visita compiuta pochi giorni fa dal nuovo numero uno dell’istituto, Piero Montani (ex amministratore delegato di Bpm) nella sede di Mediobanca ha fatto sospettare a qualche analista che i tempi siano ormai maturi.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!