Se i mini bond diventano realtà

I MINI BOND STANNO PER DIVENTARE REALTA’ – Finalmente una buona notizia: i mini bond, cioè le obbligazioni destinate alle piccole e medie imprese, stanno per diventare realtà. E’ un mercato, calcola il Cerved, di 5 mila imprese, ovvero di 35 mila imprenditori che cercano un’alternativa al credito bancario che non solo ha stretto i rubinetti, ma in molti casi impone il rientro facile dei fidi a revoca.

LE RIFORME
– La novità è stata resa possibile da alcune riforme: prima il decreto Sviluppo del governo Monti, che ha rimosso molti vincoli che rendevano in pratica impossibile, salvo per poche grandi imprese, l’accesso al mercato obbligazionario. In questo modo hanno potuto emettere obbligazioni anche grandi imprese non quotate (23,5 miliardi raccolti nel 2012 da 20 imprese che non avevano mai emesso obbligazioni). Ma a rendere possibile  la nascita di un vero mercato per le piccole e medie imprese saranno le novità inserite nella legge di Stabilità e nel disegno di legge destinazione Italia. Ora occorrono nuovi protagonisti, meglio  a mio avviso se di origine non bancaria, ed interventi di legge che agevolino la raccolta e dettino le regole per la nuova attività (vincoli di rendimento, modalità di disinvestimento, qualità degli emittenti e così via). Ma la macchina sembra che si sia messa in moto, forse più per necessità che per reale convinzione da parte di un sistema “pigro”, da troppo tempo sdraiato sul modello “bancocentrico” che si sta rivelando inefficace. 

FONDI SPECIALIZZATI RIVOLTI ALLE PMI –  Come potenziale investitore non posso che essere soddisfatto dalla prospettiva di poter contribuire, con i miei capitali, a garantire lo sviluppo di piccole e medie imprese meritevoli del mio Paese. E mi conforta il fatto che nell’ambito del risparmio gestito, del mondo assicurativo e dei Confidi stiano nascendo fondi specializzati rivolti ad aziende di 100 milioni di fatturato (e, presto, mi auguro anche meno). Non mi stupisce che il mondo bancario, di fronte a questo possibile concorrente, abbia deciso di entrare in campo con iniziative specializzate. Mi auguro, però, che la legislazione sia abbastanza rigida da evitare i conflitti di interesse. Ai tempi di Cirio o Giacomelli, i bond vennero sfruttati dalle banche per scaricare sul pubblico i loro problemi, per giunta con rendimenti risibili rispetto al rischio degli investimenti. E’ di vitale importanza evitare il bis.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!