Tornano ordini d’acquisto su Bpm

BPM TORNA A CORRERE IN BORSABpm torna a farsi vedere in borsa, col titolo che sale del 2,88% a 42,57 centesimi di euro per azione dopo che Piero Lonardi, economista e membro del Consiglio di sorveglianza dell’istituto dal 2011, “outsider” con la propria lista nella corsa per il rinnovo dei vertici di Bpm (Lonardi è il rappresentante “storico” dei soci non dipendenti della banca) ha attaccato l’ex ministro Piero Giarda (cui vanno per ora i favori del pronostico) dichiarandosi a favore dell’immediata ricapitalizzazione da 500 milioni di euro della banca e a modifiche statutarie che agevolino la partecipazione di investitori istituzionali e limitino i poteri del consiglio di gestione sull’indirizzo strategico dell’istituto.

TRASFORMAZIONE O AGGREGAZIONE? – Lonati sostiene che le commissioni da pagare al consorzio di collocamento per l’aumento di capitale si dimezzerebbero (da 18 a 9 milioni) se al momento del lancio dell’operazione Bpm fosse non più una società cooperativa ma già una società per azioni. Gli analisti restano peraltro scettici sul fatto che i soci di Bpm possano varare in tempi rapidi una simile, drastica, trasformazione contro la quale hanno fatto muro in questi anni nonostante le pressioni della Banca d’Italia (e dell’ex presidente Andrea Bonomi, tuttora socio all’8,6% con Investindustrial), mentre sembrano non escludere che possano tornare d’attualità ipotesi di integrazione con altri istituti popolari nonostante la freddezza di Giarda al riguardo.

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