ANCHE IL PETROLIO E’ IN RIPRESA – Nonostante i toni misurati, simili a quelli dei comunicati ufficiali diffusi al termine delle riunioni del Fomc, la Yellen, che pure non arriva a parlare di deflazione, fa qualche accenno alla possibilità che l’inflazione resti bassa ancora per qualche tempo. Tanto basta ai mercati obbligazionari per allontanare lo spettro di una imminente correzione e alla borsa per tornare a salire in vista di una ulteriore crescita degli utili aziendali in termini reali. Tra i beneficiari del nuovo scenario, che naturalmente dovrà essere testato nei prossimi giorni, anche il petrolio, col future sul Wti in rialzo del 2% a 46,10 dollari al barile.
NRG ENERGY SI METTE IN LUCE A WALL STREET – In questo caso aiutano anche i dati relativi all’andamento settimanale delle scorte petrolifere Usa, calate di 7,56 milioni di barili, contro attese di consenso per un calo attorno ai 2,45 milioni. Il livello cumulato scende inoltre sotto quota 500 milioni di barili per la prima volta da gennaio. A Wall Street tornano così a correre petroliferi come Chevron (+1%) ma anche NRG Energy (+15%), grande produttore indipendente di energia elettrica americano che ha annunciato la messa in vendita di attività, soprattutto nell’eolico e nel solare, per un massimo di 4 miliardi di dollari. Qualche segno positivo anche per i titoli high-tech come Twitter (+4%), ma non Snap che dopo il -10% di ieri resta appena sotto i valori della chiusura precedente.