WALL STREET RESTA PRUDENTE – Qualche incertezza in partenza, legata ad un indicatore guida (“leading indicator”) apparso a gennaio in crescita dello 0,3% (mentre il consensus si attendeva un +0,4%) e alla sensazione che la Federal Reserve proseguirà il “tapering” sui propri acquisti di bond sul mercato, poi a New York gli indici hanno iniziato a recuperare terreno. Così allo scoccare della prima ora di lavoro il Dow Jones segna +0,36%, l’S&P500 oscilla a +0,11%, il Nasdaq è indicato a +0,12% e le small cap del Russell 2000 restano a +0,05%.
HIGH TECH IN LUCE, FRENA L’ENERGIA – Tra le blue chip si mettono in luce Quanta Service e Allegion, oltre ad high tech come Intel e Ibm, mentre perdono quota titoli dell’energia come Cabot Oil & Gas e Valero Energy, ma pure American Express e General Electric. Facebook dopo aver annunciato l’acquisizione di WhatsApp per 19 miliardi di dollari oscilla il 2,4% sotto i valori di ieri a 66,4 dollari. Dal canto loro i bond vedono il rendimento sul decennale risalire sul 2,76% e quello del trentennale sul 3,73%, l’oro oscilla sui 1.315,5 dollari l’oncia (4,4 dollari più di ieri sera), l’argento è indicato a 21,73 dollari (23 centesimi di recupero), mentre il petrolio resta sui 103,03 dollari al barile (42 centesimi sotto il precedente fixing).