Liti tra investitori e intermediari, la Consob propone un nuovo modo per risolverle

LITI TRA INTERMEDIARI E INVESTITORI – La Consob ha elaborato, insieme ad alcune associazioni dei consumatori aderenti al Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti, la proposta di introdurre, nelle materie di propria competenza, un “sistema” di risoluzione stragiudiziale delle controversie “a cui gli intermediari siano obbligati ad aderire”, sostituendo quindi l’attuale Camera di conciliazione e arbitrato “con un nuovo organismo di tipo decisorio-aggiudicativo deputato a dirimere tali controversie”. Il tutto “in analogia con quello introdotto nell’intermediazione creditizia dall’articolo 128 bis del Tub”, ossia l’Arbitro bancario e finanziario istituito presso la Banca d’Italia, “senza alcun onere gravante sulla finanza pubblica”. Lo ha detto Giuseppe D’Agostino, vice direttore generale della Consob, nell’audizione di fronte alla commissione parlamentare consultiva per la semplificazione normativa e amministrativa, lunedì 3 marzo a Roma.

ABBASSAMENTO DEI TEMPI – Insomma, “la proposta, che la Consob si accinge formalmente ad avanzare assicurerebbe una tempestiva e tangibile tutela ai cosiddetti contraenti deboli – investitori diversi dai clienti professionali pubblici o privati di diritto, tipicamente cosiddetti ‘al dettaglio’ – nell’eventualità di uno specifico contenzioso con intermediari abilitati, con ripercussioni positive sulla fiducia nel sistema finanziario“. L’introduzione del principio dell’adesione obbligatoria di banche e intermediari finanziari al sistema di risoluzione alternativa delle vertenze in materia di servizi d’investimento e di gestione collettiva “offrirebbe verosimilmente la possibilità di risolvere in modo poco oneroso e più rapido conflitti di entità economica anche contenuta, che altrimenti rischierebbero di restare irrisolti, considerati i costi e i tempi ragguardevoli di un contenzioso per via giudiziaria ordinaria”. In tal modo, “il nuovo sistema contribuirebbe anche a deflazionare il carico di lavoro del sistema giudiziario italiano”.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!