Asia in calo, tonfo di Tokyo

LA LIQUIDITA’ ESCE DALLE BORSE ASIATICHE – L’attesa per l’esito del referendum che domenica potrebbe dare avvio al processo di secessione della Crimea dall’Ucraina che Stati Uniti e Germania hanno già fatto sapere di ritenere inaccettabile rende cauti gli investitori. Così a Tokyo il Nikkei225 cala a 14.327,66 yen (-3,30%), con Hong Kong che cede l’1% e Shanghai che arretra dello 0,82% mentre gli investitori parcheggiano la liquidità su “porti sicuri”.

SI TEME PER CRIMEA E CINA – Complici anche i timori sulla tenuta della crescita cinese dopo gli ultimi dati macroeconomici più deboli del previsto, tra le blue chip asiatiche perdono ampiamente quota titoli come China Citic Bank e Guanghui Energy, piuttosto che Ihi Corporation, Tokyo Dome e Kansai Electric tutti sopra il 6% di perdita (ma a Hong Kong il titolo New World Development chiude a -15%). In evidenza invece titoli cinesi come Huayu Automotive Systems, Northeast Securities e Citic Pacific, mentre nessuno dei 225 membri dell’indice Nikkei riesce a evitare una sia pur contenuta perdita.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!

Tag: